GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

452 GNGTS 2016 S essione 2.3 sentito parlare per la prima volta di terremoti. Il 57% dei bambini della scuola primaria ha conosciuto i terremoti guardando la televisione; il 36% “in famiglia”, “a scuola durante le lezioni” e “durante il progetto PON”, il 29% “navigando su Internet”. Il 57% degli studenti della secondaria ha conosciuto i terremoti guardando la televisione e a scuola durante le lezioni; il 29% ne è venuto a conoscenza sempre “navigando su Internet”. Conclusioni. Educare alla memoria storica dei terremoti, pertanto, contribuisce non solo a ricostruire la pericolosità, ma rappresenta un punto di partenza obbligato per il successo di una politica preventiva e di educazione rispetto al problema sismico. Oggi, in Italia, non esiste una cultura della prevenzione e dell’educazione alla riduzione del rischio sismico, che, invece, dovrebbe essere un elemento caratteristico e distintivo della nostra esistenza. I fatti di Amatrice dimostrano ancora una volta che un problema come quello sismico deve vedere coinvolta la società nel suo complesso e costruire un impegno prioritario nell’attività quotidiana dell’uomo. Bibliografia Baratta M.; 1906: Il grande terremoto calabro dell’8 settembre 1905, Atti Soc. Toscana di Sc. Nat., XXII, pp. 57-80. Boschi E., Ferrari G., Gasperini P., Guidoboni E., Smriglio G., Valensise G.; 1995: Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1980, Bologna, INGSGA. Cucci L., Tertulliani A.; 2006: I terrazzi marini nell’area di Capo Vaticano (Arco Calabro): solo un record di sollevamento regionale o anche di deformazione cosismica?, Il Quaternario, 19, 89-101. De Pascale, F., Bernardo, M., Muto, F., D’Amico, S., Zumbo, R., Galea, P., Agius, M.; 2015a: Neogeography and seismic risk perception. � ���������� ������� ��� ������������� �������� ��������� ������� ������ �������� A comparison between two case-studies: Calabria (Southern Italy), Malta, European Journal of Geography, 6, 1:64-83, March 2015. De Pascale F., Bernardo M., Muto F., Tripodi V.; 2015b: Geoethics and seismic risk perception: the case of Pollino area, Calabria, Southern Italy and comparison with communities of the past. In: S. Peppoloni, G. Di Capua (Eds.), Geoethics: the role and responsibility of geoscientists, Geological Society of London, Lyell Collection (Special Publications), vol. 419, pp. 87-102. De Pascale F., Bernardo M., Muto F., Ruffolo A., Dattilo V.; 2016: Geoethics, Neogeography and risk perception: myth, natural and human factors in archaic and postmodern society. In: D’Amico S. (a cura di), Earthquakes and their impact on Society, Springer Natural Hazards, International Publishing Switzerland. Fucci G.; 1911: Relazione dei Vigili del Fuoco di Roma sul terremoto del 1905 ad Aiello, Roma, Tipografia F. Centenari. Gruppo di lavoro CPTI04; 2004: Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, vers. 2004 (CPTI04), Bologna, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, http://emidius.mi.ingv.it/CPTI04/. Liberti R.; 1969: Ajello Calabro: note storiche, MIT, Cosenza. Malagodi O.; 1905: Viaggi e impressioni, Calabria desolata, Casa Editrice Nazionale Roux e Viarengo, Roma-Torino, pp. 187-195. Placanica, A.; 1985: Il filosofo e la catastrofe. Un terremoto del Settecento, Einaudi, Torino. Solimena G.; 1905: I danni del terremoto 1905 ad Aiello Calabro, La Domenica del Corriere, Milano, 7, 42, 15 ottobre 1905. Tertulliani A., Cucci L.; 2008: Fenomeni associati al terremoto della Calabria dell’8 settembre 1905, Quaderni di Geofisica, 60, pp. 4-18. Un approccio integrato per la localizzazione del danno su strutture sottoposte a terremoti di media e forte intensità C. Iacovino 1 , R. Ditommaso 1 , M.P. Limongelli 2 , F.C. Ponzo 1 1 Scuola di Ingegneria, Università degli studi della Basilicata, Potenza 2 Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano Introduzione. La possibilità di individuare tempestivamente l’esistenza e l’entità del danno in una struttura colpita da un terremoto può essere di importanza determinante per la gestione ed il coordinamento degli interventi di messa in sicurezza o sgombero e per la pianificazione delle prime operazioni di riparazione e/o consolidamento delle strutture danneggiate.

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