GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

470 GNGTS 2016 S essione 2.3 Gli eventi sono estratti dal database ISIDe-Italian seismological instrumental and parametric data-base (http://iside.rm.ingv.it ). Rischio maremoto. I maremoti del passato. In questa mappa sono rappresentati gli eventi (terremoti, frane, eruzioni vulcaniche) che hanno dato origine ai maremoti del passato. I maremoti sono classificati in base alla loro intensità su una scala che va da 2 (bassa intensità) a 6 (massima intensità). Ad ogni maremoto è stato attribuito un valore di “reliability” (in una scala da “0=evento molto improbabile” a “4= evento certo”) che indica il grado di attendibilità dell’evento stesso, sulla base della qualità delle informazioni utilizzate. I dati sono estratti dal Catalogo dei Maremoti Italiani (Tinti et al. , 2004). Rischio alluvione (in collaborazione con il CNR). Gli effetti delle alluvioni sulla popolazione. Nella mappa è rappresentata la distribuzione geografica degli eventi di inondazione che negli ultimi 50 anni (periodo 1965-2014) hanno causato danni diretti alla persone. I dati utilizzati provengono da un più ampio catalogo che costituisce la serie storica più completa ed aggiornata relativa agli eventi di inondazione con danni alla popolazione per tutto il territorio italiano (http://polaris.irpi.cnr.it/ ) . Lealluvioni nelleRegioni italiane. Lamappa rappresenta il numerodi eventi di inondazioneper chilometro quadrato per ciascuna regione italiana ed è stata elaborata utilizzando le informazioni sugli eventi di inondazione censite dal Progetto AVI per il periodo 1918-2001. Le informazioni raccolte riguardano sia gli aspetti fisici legati alle dinamiche dei processi idrogeologici sia i danni e gli impatti socio-economici da essi prodotti. L’archivio contiene informazioni su oltre 7500 inondazioni e su oltre 12000 località colpite e rappresenta l’unico archivio di notizie sulle inondazioni avvenute nello scorso secolo in Italia (http://sici.irpi.cnr.it/) . Ringraziamenti. Si ringraziano i colleghi dell’INGV, del CNR e del Dipartimento della Protezione Civile per il prezioso contributo alla realizzazione e alla pubblicazione delle mappe. Bibliografia Pignone M.; 2015: Le story maps e l’informazione sui terremoti . Rendiconti Online Soc. Geol. It., Vol. 34/2015, pp. 28-36, ISSN: 2035-8008, DOI: 10.33.01/ROL.2015.32. Pignone, M.; 2015: Story maps e terremoti, un nuovo strumento di informazione per la riduzione del rischio sismico . Rivista GEOMEDIA (Gen-Feb 2015), ISSN 1128-8132. Postiglione I. et al. ; 2016: The Italian communication campaign “I Do Not Take Risks – Earthquake” . Bollettino di Geofisica Teorica e Applicata Vol 57, n.2, pp-147-160; DOI 10.4430/bgta0173. PER UNA SOCIETà PIù PREPARATA: I RISCHI NATURALI A SCUOLA E. Eva, S. Solarino INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Genova Gli eventi sismici dell’ultimo decennio (L’Aquila 2009, Emilia 2012, Rieti 2016) hanno messo ancor più in evidenza, semmai ce ne fosse bisogno, la fragilità del territorio italiano. La diminuzione dell’intervallo di tempo tra gli eventi catastrofici ha parzialmente giocato a favore di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini nei confronti di una Natura che fa il suo corso: infatti il breve intervallo di tempo tra un accadimento e l’altro non ha consentito, o per lo meno non in maniera così marcata, di dimenticare l’episodio precedente come invece spesso accadeva nel passato. Le persone tendono infatti a non prendere in considerazione eventi “rari” mentre sono portate a riflettere su una possibile “mitigazione” degli effetti dannosi quando gli episodi sono più frequenti. Così in questo decennio si è parlato e discusso più spesso, per quanto riguarda la sismologia, della vulnerabilità, dei costi di adeguamento degli edifici rispetto alla ricostruzione, della preparazione, della prevenzione anche se evidentemente con risultati ancora non soddisfacenti.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=