GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale
556 GNGTS 2016 S essione 3.2 degli algoritmi di bundle -block adjustment, ha raggiunto livelli di affidabilità e precisione molto alti, pur mantenendo, grazie alle nuove e procedure, costi e tempi di elaborazione molto bassi (Canciani et al. , 2013). Nel caso in oggetto si è lavorato con un gruppo di studenti presso il sito archeologico di Scifì integrando le tecniche di rilevamento tradizionali con tecniche fotogrammetriche. La complessità del sito e dei reperti archeologici rinvenuti, ha permesso diversi livelli di approfondimento, utili tanto ai fini didattici, quanto alla documentazione di un’area così stratificata. Il primo livello è alla scala urbana, il sito è stato rilevato utilizzando fotografie d’insieme, per consentire una ricostruzione completa dell’area archeologica (Fig. 3a). Con l’ausilio di ortofoto, planimetrie esistenti e misurazioni in situ, il modello è stato geo- riferito e messo in scala riportando errori inferiori al centimetro su un’area di circa 1000 m 2 con distanze lineari intorno ai 40 m. Il modello generale del sito, con le sue differenze di quota, e la possibilità di effettuare sezioni ha permesso di geo-riferire tutte le attività diagnostiche effettuate sul campo (Fig. 3b). Il secondo livello di approfondimento ha riguardato le singole costruzioni presenti, ed in particolare una torretta con aperture ad arco che apparteneva al complesso originario di fine III secolo. I resti delle murature della torre e l’apparecchio murario sono stati rilevati in dettaglio attraverso set fotografici espressamente dedicati volti a realizzare un modello completo destinato alla lettura stratigrafica delle varie fasi costruttive (Fig. 3c). Il terzo ed ultimo livello di approfondimento ha riguardato i singoli reperti ceramici analizzati, dei quali unendo diversi set fotografici è stato possibile ricostruire un modello completo, al fine di localizzare e riferire le indagini condotte con le strumentazioni Raman ed XRF (Fig. 3d). Fig. 3 – a) Restituzione fotogrammetrico del sito archeologico di Scifi. b) Il modello 3D come strumento di georeferenziazione delle indagini. c) particolare del modello fotogrammetrico dell’area della torretta. d) modello fotogrammetrico di frammenti ceramici con in evidenza la mesh superficiale adottata.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=