GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale

GNGTS 2016 S essione A matrice 37 robusta con fattori di qualità Qp=A e Qf=B, e presenta una componente distensiva prevalente con una minore componente trascorrente; selezionando ulteriormente le polarità registrate alle stazioni più vicine, entro un raggio di 200 km (85 primi arrivi), il meccanismo focale resta analogo e con fattori di qualità Qp=A, Qf=A. La soluzione così ottenuta, inoltre, confrontata con il TDMT, risulta avere lo strike del piano nodale immergente verso SW, maggiormente ruotato verso W e un dip minore (Tab. 1): Tab. 1 – Parametri del mainshock (latitudine, longitudine, profondità, magnitudo, strike, dip , e rake del piano nodale immergente verso SW) ottenuti in questo studio e con il TDMT. Mainshock Latitude Longitude Depth M Strike Dip Rake 24/08/2016 42.696 13.235 8.1km Ml 6.0 130 40 -40 First Polarities 01:36 UTC 24/08/2016 42.706 13.223 5.0 km Mw 5.96 155 49 -87 TDMT 01:36 UTC Nella sala di sorveglianza di Roma il momento di maggiore criticità operativa si ha nelle prime ore che seguono un evento significativo, quando la frequenza degli eventi sismici è massima e il personale ausiliario, previsto nelle emergenze, non è ancora operativo (Pondrelli et al. , in press). Tale circostanza determina un inevitabile innalzamento della soglia di completezza della magnitudo degli eventi revisionati in sala. Per questo motivo, il BSI, nel mese di settembre, si è concentrato nell’analisi delle prime 8 ore della giornata del 24 agosto (dalle 00:00 alle 08:00 UTC). In particolare, sono state revisionate tutte le associazioni automatiche del sistema di localizzazione non riviste dai turnisti di sala in tempo reale. In quelle ore in sala di monitoraggio erano stati localizzati 133 eventi mentre il BSI ne ha localizzati 408 (cerchi blu in Fig. 1). E’ prevista inoltre l’analisi di tali eventi con tecniche di localizzazione relativa per capire quali porzioni della faglia siano state attivate dagli aftershocks nelle prime ore della sequenza e come si distribuiscono gli ipocentri. E’ stata fatta una stima della magnitudo di completezza degli eventi localizzati in sala di sorveglianza sismica utilizzando due metodi: il Goodness of Fit method (GFT) e il Mc and b-value stability method (MBS) (Woessner e Wiemer, 2005). Il valore così ottenuto è stato confrontato con quello relativo alle prime ore di analisi del BSI Fig. 2 – Stima della magnitudo di completezza Mc . a) Fit dei dati con la legge Gutenberg-Richter per il catalogo degli eventi localizzati in sala (NRev). La figura mostra l’istogramma (colonne grigie) e la distribuzione cumulativa (asterischi rossi) delle magnitudo. La linea verde segue la legge Gutenberg-Richter per il valore più probabile Mc =3.5. b) Come in 2a) ma per il catalogo degli eventi rivisti dal BSI (Rev). Il valore più probabile di Mc è pari a 2.7.

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