GNGTS 2016 - Atti del 35° Convegno Nazionale
68 GNGTS 2016 S essione A matrice LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO OPERATIVO INGV “SISMIKO” DURANTE LA SEQUENZA SISMICA “AMATRICE 2016” M. Moretti 1 e Gruppo di Lavoro SISMIKO (L. Abruzzese 1 , M. Anselmi 1 , P. Arroucau 2 , P. Baccheschi 1 , B. Baptie 3 , R. Bonadio 2 , A. Bono 1 , A. Bucci 1 , M. Buttinelli 1 , M. Capello 1 , V. Cardinale 1 , A. Castagnozzi 1 , M. Cattaneo 1 , G. Cecere 1 , C. Chiarabba 1 , L. Chiaraluce 1 , G.B. Cimini 1 , R. Cogliano 1 , G. Colasanti 1 , M. Colasanti 1 , F. Criscuoli 1 , E. D’Alema 1 , A. D’Alessandro 1 , C. D’Ambrosio 1 , P. Danecek 1 , M. De Caro 1 , P. De Gori 1 , A. Delladio 1 , Gaetano De Luca 1 , Giovanni De Luca 1 , M. Demartin 1 , M. Di Nezza 1 , R. Di Stefano 1 , L. Falco 1 , M. Fares 1 , M. Frapiccini 1 , A. Frepoli 1 , D. Galluzzo 1 , E. Giandomenico 1 , L. Giovani 1 , C. Giunchi 1 , A. Govoni 1 , D. Hawthorn 2 , C. Ladina 1 , V. Lauciani 1 , A. Lindasy 4 , S. Mancini 1,3 , A.G. Mandiello 1 , L. Margheriti 1 , S. Marzorati 1 , M. Massa 1 , S. Mazza 1 , A. Memmolo 1 , A. Michelini 1 , F. Migliari 1 , F. Minichiello 1 , G. Monachesi 1 , C. Montuori 1 , R. Moschillo 1 , S. Murphy 1 , N.M. Pagliuca 1 , M. Pastori 1 , D. Piccinini 1 , U. Piccolini 1 , S. Pintore 1 , G. Poggiali 2 , S. Pondrelli 1 , S. Rao 1 , G. Saccorotti 1 , M. Segou 3 , A. Serratore 1 , M. Silvestri 1 , S. Silvestri 1 , M. Vallocchia 1 , L. Valoroso 1 , L. Zuccarello 1 ) 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 2 Dublin Institute for Advanced Studies, Ireland 3 British Geological Survey, United Kingdom 4 University of Ulster, Northern Ireland SISMIKO è un gruppo operativo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) che coordina tutte le Reti Sismiche Mobili INGV (Moretti et al. , 2016) e coinvolge le diverse sezioni dell’istituto che si occupano quotidianamente del monitoraggio sismico del territorio nazionale. Insieme ai colleghi che si occupano degli effetti di sito (Emersito, EMERSITO working group, 2016), del rilievo del danneggiamento/risentimento ( QUick Earthquake Survey Team – QUEST) e degli effetti geologici di superficie (Emergeo, EMERGEO Working Group, 2016), e anche insieme a coloro che svolgono il servizio informativo rivolto alle popolazioni colpite dal sisma (Informazione in Emergenza Sismica – IES), costituisce un’importante componente del quadro delle azioni che l’INGV intraprende durante una emergenza sismica. Il 26 novembre 2015, a seguito della formalizzazione di questi gruppi operativi INGV, è stata organizzata un’esercitazione per posti di comando durante la quale sono stati anche testati i protocolli di intervento dei singoli gruppi di emergenza (Pondrelli et al ., 2016). Il test è stato un importante banco di prova a cui va il merito di aver facilitato, sin dalle prime ore, il coordinamento degli interventi predisposti dall’INGV per gestire la recente emergenza seguita al forte terremoto avvenuto il 24 agosto 2016 (01:36:32 UTC). L’evento di Mw 6.0, registrato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV (RSN, http:// doi.org/10.13127/SD/X0FXNH7QF Y), è stato localizzato vicino all’abitato di Accumuli in provincia di Rieti ad una profondità prossima agli 8 km (http://cnt.rm.ingv.it/7073641) . Come previsto dalle procedure di intervento INGV, a pochi minuti dopo il tempo origine del terremoto i coordinatori nazionali di SISMIKO hanno ricevuto un SMS con la stima dei parametri della localizzazione (sia automatica che definitiva). L’allerta è stata in seguito inoltrata ai referenti locali di SISMIKO tramite un’applicazione di messaggistica istantanea dando il via, di fatto, all’attivazione della struttura. Dopo aver verificato il funzionamento delle stazioni permanenti della RSN operanti in area epicentrale e considerando l’andamento della sismicità sviluppatasi nelle prime ore dopo la scossa principale, il coordinamento SISMIKO ha predisposto, in meno di 3 ore dal mainshock , l’intervento che ha visto in totale l’installazione di 18 stazioni temporanee (Fig. 1). Aumentare la densità di una rete di monitoraggio sismico ha l’effetto di migliorare la capacità di detezione dei terremoti e la qualità delle localizzazioni consentendo di definire con maggiore precisione la geometria delle strutture attivate e l’andamento spazio-temporale della sismicità, caratteristiche queste utili per una migliore realizzazione di scenari di pericolosità oltre a fornire dati di qualità per studi di sismotettonica e fisica dei terremoti. Il primo giorno si è attivato il personale delle sedi INGV più prossime all’area epicentrale, ovvero Ancona (1), Grottaminarda (3), L’Aquila (1) e Roma (1), per un totale di 14 unità di
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