GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

86 GNGTS 2017 S essione 1.1 Fig. 3 - Piano quotato della scossa del 30 ottobre 2016. stessa località. Questa necessità trova conferma nella mancanza di riscontro in letteratura, se escludiamo un tentativo pionieristico (Azzaro e Stucchi, 2000), su procedure metodologiche sul possibile cambiamento delle classi di vulnerabilità e gradi di danno negli edifici già danneggiati, da tradurre quindi in termini di diagnostici dell’intensità macrosismica. In occasione della sequenza sismica del 2016-17 ci si è trovati, per la prima volta da quando è operativo il gruppo QUEST, a svolgere rilievi macrosismici in un’area che è stata interessata, in una parte significativa, da terremoti in tempi recenti (es Norcia 1979, Umbria-Marche 1997, L’Aquila 2009) a seguitodei quali l’edificatoha subito importanti ristrutturazioni ed adeguamenti. L’uso della scala EMS ha consentito tuttavia di tener conto delle forti differenziazioni nelle tipologie edilizie all’interno di macro-aree, anche se l’attribuzione delle classi di vulnerabilità ai singoli edifici si è talvolta rivelata difficile e affetta da errori soggettivi. Infine, dopo oltre 100 anni nella storia sismica del territorio italiano, è stato riassegnato, purtroppo, ad un terremoto l’XI grado di intensità. Questo è avvenuto in poche località (Amatrice, Pescara del Tronto, Illica) dove il livello di distruzione, per il cumulo di effetti, è stato

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