GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

230 GNGTS 2017 S essione 2.1 Infine, per tutti i siti è stata stimata la frequenza di risonanza, utilizzando il rumore ambientale registrato dai velocimetri co- locati ai sensori accelerometrici o da acquisizioni specifiche a singola stazione della durata variabile, da un minimo di un’ora ad un massimo di 38 giorni. La Fig. 2 mostra un esempio di analisi delle misure di rumore tramite il rapporto spettrale H/ V tra le componenti orizzontali e verticale del segnale per la stazione IV.ACER, depositata nell’archivio strutturato dell’INGV. I risultati ottenuti durante la prima annualità di questa attività hanno permesso di ampliare e sistematizzare la caratterizzazione sismica delle stazioni accelerometriche italiane, è auspicabile che attraverso un piano di attività a lungo termine l’obiettivo del complemento venga raggiunto. Bibliografia Pacor F., Paolucci R., Luzi L., Sabetta F., Spinelli A., Gorini A., Nicoletti M., Marcucci S., Filippi L. and Dolce M.; 2011: Overview of the Italian strong motion database ITACA 1.0 , Bull Earthquake Eng, 9(6), 1723–1739, DOI: 10.1007/s10518-011-9327-6. Pessina V. and Fiorini E.; 2014: A GIS procedure for fast topographic characterization of seismic recording stations, Soil Dynamics and Earthquake Engineering , 63, 248-258, DOI: 10.1016/j.soildyn.2014.04.002. Tarquini S., Vinci S., Favalli M., Doumaz F., Fornaciai A. and Nannipieri L.; 2012: Release of a 10-m-resolution DEM for the Italian territory: Comparison with global-coverage DEMs and anaglyph-mode exploration via the web , Computers & Geosciences 38, 168-170, DOI: doi:10.1016/j.cageo.2011.04.018. Fig. 2 - Risultati dell’analisi H/V per la stazione ACER. Le attività per la caratterizzazione dei siti della rete sismica nazionale dell’INGV P. Bordoni 1 , F. Pacor 1 , G. Cultrera 1 , M. Massa 1 , P. Casale 1 , F. Cara 1 , G. Di Giulio 1 , D. Famiani 1 , C. Ladina 1 , M. Pischiutta 1 , M. Quintiliani 1 , G. Milana 1 , A. Mercuri 1 , C. Marcocci 1 , V. Pessina 1 , E. D’Alema 1 , S. Lovati 1 , C. Mascandola 1 , M. D’Amico 1 , C. Felicetta 1 , L. Luzi 1 , R. Puglia 1 , A. Fodarella 1 , S. Pucillo 1 , R. Cogliano 1 , G. Riccio 1 , L. Zarrilli 1 , L. Scarfi 1 , R. Azzaro 1 , S. Branca 1 , S. Di Prima 1 , G. Tusa 1 , L. Zuccarello 1 , M. Paratore 1 , A. Scaltrito 1 , D. Di Naccio 1 , S. Amoroso 1 , G. Di Giulio 1 , L. Cantore 1 , M. Vassallo 1 , M. Cattaneo 1 , M. Amanti 2 , G. Conte 2 , C. Cipolloni 2 , G.M. Monti 2 , B. Roberto 2 , C. D’Ambrogi 2 , M. D’Orefice 2 , P. Di Manna 2 , D. Fiorenza 2 , R.M. Gafà 2 , M. Roma 2 , L. Vita 2 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia 2 Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale La Rete Sismica Nazionale (RSN) è costituita da più di 400 stazioni sismiche collegate in tempo reale al centro dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per la localizzazione ipocentrale dei terremoti e il calcolo della loro magnitudo, per scopi di protezione civile. Un problema cruciale nella prestazione di una rete è la caratterizzazione sismica dei siti dove sono ubicate le stazioni.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=