GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.1 255 L’Archivio Storico Macrosismico Italiano (ASMI) A. Rovida 1 , M. Locati 1 , R. Camassi 2 , A. Antonucci 1 , F. Bernardini 2 , C.H. Caracciolo 2 , L. Maffezzoni 1 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Milano 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Bologna Le informazioni che derivano dagli studi di sismologia storica, spesso sinteticamente espresse e omogenizzate in termini di intensità macrosismica, sono in realtà molto più articolate e sono presentate da diversi studi con modalità, quantità e formati molto differenti. Ad esempio si passa dal database CFTI (Catalogo dei Forti Terremoti Italiani; Guidoboni et al. , 2007), che fornisce parametri, dati macrosismici, bibliografie e commenti testuali su alcuni forti terremoti, alle semplici tabelle delle intensità dei terremoti recenti (1980-2005) raccolte nel Bollettino Macrosismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica (ING), poi INGV, passando per raccolte di studi (ad es. Molin et al. , 2008; Camassi et al. , 2011), articoli scientifici su singoli terremoti e/o aree, volumi monografici su singoli terremoti, etc. Di conseguenza, ai fini della compilazione di un catalogo di terremoti il più possibile completo e affidabile, quale il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI e il relativo Database Macrosismico Italiano DBMI, per ogni terremoto considerato è necessario un set di dati di riferimento tra i molteplici che possono esistere per uno stesso evento. Questa selezione deve essere il frutto di un rigoroso e approfondito confronto dei diversi set di dati disponibili e del relativo background informativo, che parte prima di tutto dalla loro identificazione e comporta successivamente la loro analisi. Per rispondere soprattutto a queste esigenze, nel corso degli anni gli autori di CPTI e DBMI hanno individuato, raccolto, inventariato e archiviato diversi studi storicomacrosismici, sia quelli utilizzati nelle successive versioni del catalogo e del database, sia quelli a loro alternativi. La Convenzione B2-2016 tra INGV e il Dipartimento di Protezione Civile ha fornito l’occasione e le risorse per la creazione e la pubblicazione di un portale web adatto alla consultazione organica da parte della comunità sismologica di tutto il materiale raccolto, organizzato in una nuova banca dati denominata ASMI (Archivio Storico Macrosismico Italiano), e oggi liberamente accessibile all’indirizzo http://emidius.mi.ingv.it/ASMI/. La struttura di ASMI e il suo portale web si rifanno a quelli del portale europeo AHEAD (Archive of Historical Earthquake Data; http://emidius.eu/AHEAD ; Locati et al. , 2014; Rovida e Locati, 2015), che considera i terremoti di area europea nel periodo 1000-1899 e costituisce oggi il nodo europeo dedicato ai terremoti storici nell’ambito di EPOS (Locati et al. , 2013). ASMI è lo strumento che permette l’accesso ai diversi studi macrosismici e dati parametrici alternativi esistenti per ciascun terremoto e costituisce lo strumento di base per la raccolta, l’omogeneizzazione, il confronto e la validazione dei dati per la compilazione del Database Macrosismico Italiano (DBMI) e del Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI), come mostrato in Fig. 1. La differenza sostanziale tra ASMI e CPTI/DBMI è che per ogni evento considerato ASMI contiene e rende disponibili uno o più studi, che forniscono una panoramica sulla molteplicità delle informazioni disponibili, mentre DBMI e CPTI contengono il frutto dell’analisi, della selezione e dell’elaborazione di tale molteplicità attraverso un unico record per terremoto. Un’altra fondamentale differenza è che CPTI e DBMI vengono aggiornati con scadenze pluriennali, mentreASMI è aggiornato continuamente, ogniqualvolta viene pubblicato un nuovo studio. La versione attuale di ASMI consente l’accesso diretto e integrato alle informazioni relative a 5784 terremoti nella finestra temporale dal 461 a.C. al 2014 nell’area italiana, e comprende tutti i 4584 terremoti (tra il 1000 e il 2014) contenuti in CPTI15 (Rovida et al. , 2016), 909 terremoti al di sotto delle soglie energetiche di CPTI15 (intensità 5 e/o magnitudo 4.0), oltre alle tracce di 88 terremoti avvenuti prima dell’anno 1000 e 202 record di terremoti considerati falsi. ASMI rende disponibili i dati e le informazioni contenute in 340 fra singoli studi macrosismici o raccolte di studi, bollettini e rilievi macrosismici diretti, database macrosismici, cataloghi parametrici e strumentali.

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