GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.1 267 solo una semplice pagina di accesso ai dati, ma è di fatto uno strumento di consultazione avanzato, che permette l’accesso alla banca dati a più livelli, a seconda della tipologia di utenza. Particolare attenzione è stata riservata all’usabilità dell’interfaccia affinché utenti con preparazione, competenze e formazione diverse possano tutti accedere in modo intuitivo alla banca dati e consultare delle pagine informative caratterizzate da una chiara organizzazione delle diverse tipologie di contenuti in esse presenti. Il CFTI infatti non presenta solo i dati parametrici dei terremoti e quelli numerici degli effetti nelle località, ma anche sintesi descrittive delle caratteristiche di ogni terremoto o sequenza (commenti storico-critici) e descrizioni puntuali degli effetti, località per località. Inoltre offre oggi la possibilità di consultare direttamente oltre 20.000 fonti bibliografiche in formato PDF. A seguito delle attività realizzate per implementare servizi di interoperabilità tra le banche dati di sismologia storica, è stata inoltre sviluppata una funzionalità che dalla pagina dei singoli terremoti consente di passare ai corrispondenti eventi sismici presenti nel catalogo CPTI/DBMI e nell’Archivio Storico Macrosismico Italiano (ASMI). Dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, sulla base informatica della nuova interfaccia realizzata per la nuova versione del Catalogo dei Forti Terremoti sono stati sviluppati alcuni strumenti di analisi e consultazione integrata dei dati presenti nel CFTI e di diversi contenuti informativi provenienti da altre banche-dati, gestite sia dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che da altri enti. Vengono qui presentati sia strumenti in forma di prototipo, sia nella loro veste definitiva, suggerendone il possibile utilizzo a scopo di approfondimento e di ricerca, ma anche e soprattutto con finalità di protezione civile. Riconoscimenti Lo studio presentato ha beneficiato del contributo finanziario della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile; rimane degli autori la responsabilità dei contenuti, che pertanto non riflettono necessariamente la posizione e le politiche ufficiali del Dipartimento. Bibliografia Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G. e Valensise G.; 2007: CFTI4Med, Catalogue of Strong Earthquakes in Italy (461 B.C.-1997) and Mediterranean Area (760 B.C.- 1500) , INGV-SGA, http://storing.ingv. it/cfti4med/. Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G. e Valensise G.; 2017: Il nuovo CFTI5Med: dalla sismologia storica un contributo originale alla definizione della pericolosità sismica, in questo volume. Sgattoni G., Valensise G., Ferrari G., Tarabusi G., Guidoboni E., Mariotti D., ComastriA. e Gaspari A.; 2017: Gli effetti sismo-indotti sull’ambiente nella versione 5 del Catalogo dei Forti Terremoti Italiani: approcci multidisciplinari per l’archiviazione e la valorizzazione dei dati e nuove prospettive di ricerca, in questo volume. Spunti di riflessione sulla assegnazione dell’intensità macrosismica nel corso di sequenze sismiche A. Tertulliani, A. Rovida, A. Rossi, M. Locati, R. Camassi Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia La sequenza sismica del 2016-2017 nell’Italia centrale, caratterizzata da quattro fasi, con diverse forti scosse accadute a distanza di tempo relativamente breve le une dalle altre, ha sollevato ancora una volta la questione della valutazione dell’intensità macrosismica in occasione di scosse ripetute che aggravano progressivamente il danneggiamento (vedi http:// quest.ingv.it/index.php/rilievi-macrosismici ). Una problematica simile era emersa anche dopo la sequenza emiliana del 2012, ed è comunque presente in tutte le sequenze sismiche con repliche di magnitudo significativa. Nel caso dei terremoti recenti la possibilità di osservare direttamente l’evoluzione degli effetti di danno e il loro cumulo offre talvolta l’opportunità di raccogliere una certa quantità

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