GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

274 GNGTS 2017 S essione 2.1 di latitudine e longitudine Lat=40,46°N, Lon=10,15°E e un intervallo di tempo di 10 anni fino al 24 agosto 2016 (data della prima forte scossa ad Amatrice). La magnitudo di completezza del catalogo per l’intervallo spazio temporale studiato è stata stimata pari a M c =2.2. L’RTL si applica ai cataloghi declusterati, tuttavia il declustering è particolarmente complesso in Appennino, dove cluster diversi avvengono molto vicini fra loro nel tempo e nello spazio e la distribuzione degli epicentri ha una forma allungata (si veda Fig. 1). Tutto ciò che rende complicato il declustering con i metodi classici “a finestra”. Pertanto, in questo lavoro, i cluster sono stati identificati adottando un metodo statistico innovativo basato sulla distanza “nearest- neighbor” η fra coppie di terremoti nel dominio spazio-tempo-energia (Baiesi and Paczuski, 2004). Questo metodo consente una identificazione robusta dei cluster, con parametri definiti direttamente sulla base dei dati. Come mostrato da Zaliapin e Ben-Zion (2013), l’eliminazione dei cluster identificati tramite questa procedura non altera le caratteristiche della sismicità di fondo, tipicamente disomogenea ed eventualmente non stazionaria; questa caratteristica è fondamentale per la nostra analisi. Il metodo “nearest-neighbor” richiede 2 parametri di input: il parametro b della Gutenberg Richter e la dimensione frattale d ; questi parametri sono stati valutati tramite il metodo denominato USLE (Unified Scaling Law for Earthquakes) (Nekrasova et al., 2011) come b =1.0 e d =1.4. L’algoritmo RTL misura lo stato della sismicità nel tempo in un dato luogo: diminuisce se il numero di terremoti è inferiore in numero e/o in energia rispetto al valore medio di fondo; aumenta nel caso contrario. L’RTL dipende da due parametri, uno spaziale e uno temporale, r 0 e t 0 ; la scelta dei parametri rimane uno dei problemi aperti nell’applicazione pratica dell’algoritmo, perché una scelta ad hoc potrebbe dar luogo ad artefatti. È necessario pertanto verificare che i risultati ottenuti siano robusti e non dipendenti dai parametri. In letteratura è stato recentemente proposto il metodo di Huang e Ding (2012), basato sui coefficienti di correlazione calcolati su coppie di funzioni RTL con parametri diversi. Il metodo permette di ottenere una mappa della qualità dei parametri e un valore ottimale di r 0 e t 0 . Basandoci su tale metodo, abbiamo ottenuto: t 0 =1 anno e r 0 =50 km. In Fig. 2 si può vedere il risultato dell’analisi ottenuta, nell’epicentro del terremoto di Amatrice fino alla mezzanotte del giorno precedente l’evento, utilizzando i parametri selezionati. È chiaramente visibile una quiescenza sismica (diminuzione del valore di RTL), che inizia un anno prima dell’evento di Amatrice e che dura fino al verificarsi dell’evento. Un’analisi simile era stata effettuata in studi precedenti (Di Giovambattista andTyupkin,2000;Gentili,2010) per il terremoto di Colfiorito, avvenuto a nord della sequenza di Amatrice il 26 settembre 1997, Mw 5.7 (si veda Fig. 1). In quel caso, l’RTL aveva mostrato una diminuzione seguita da un’attivazione dei foreshocks e quindi un aumento dell’RTL, che è tornato al valore di fondo al verificarsi del mainshock. Gentili (2010), usando il metodo RTL, ha analizzato la sismicità che precedeva i terremoti di magnitudo compresa fra 5 e 5.6 avvenuti in Italia dal 1994 al 2004. Ha trovato una quiescenza nel 92% dei casi, con una durata ( D ) che variava dagli 0.6 ai 3 anni e un intervallo temporale ( s ), dalla fine della quiescenza al terremoto, Fig. 2 - RTL nel tempo all’epicentro del terremoto di Amatrice. I parametri usati sono stati r 0 =50 km e t 0 =1 anno.

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