GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 335 (zone FAC) durante la microzonazione sismica (MS). Esse contengono inoltre raccomandazio- ni per la gestione del territorio all’interno delle zone FAC. Le zone FAC differiscono a seconda del livello di MS. Nel Livello 1 di MS vengono de- finite delle Zone di Attenzione (ZA), che sono concettualmente simili alle “Earthquake Fault Zones” della “Alquist-Priolo Earthquake Fault Zoning Act”, la Legge adottata dallo stato della California (USA) dal 1972 (Bryant and Hart, 2007). Le ZA sono piuttosto ampie e dovrebbero contenere tutta la pericolosità da fagliazione in superficie che è ragionevole ipotizzare sia per la faglia principale che per le strutture secondarie associate alla faglia principale. Tali zone devono inoltre tenere conto delle incertezze nella mappatura della traccia della faglia princi- pale durante la MS di Livello 1. Le linee guida raccomandano una larghezza delle ZA di 400 m. All’interno delle ZA, prima di realizzare nuove costruzioni o interventi su edifici esistenti o ricostruzioni, dovrebbero essere obbligatori approfondimenti tipici del Livello 3 di MS, che comportano studi geologici, geofisici, geognostici e paleosismologici di dettaglio. Il Livello 3 di MS determina una nuova zonazione di maggiore dettaglio, caratterizzata da una Zona di Ri- spetto di 30 m lungo la traccia della faglia (ZR). Nelle aree dove persistono incertezze conosci- tive sulla localizzazione della faglia principale e/o sulla possibilità di rotture secondarie lontane dalla faglia principale, è prevista la definizione di una Zona di Suscettibilità più ampia (ZS) di larghezza raccomandata pari a 160 m, anche se la larghezza della ZS può variare in funzione della geologia dell’area e dal livello di conoscenza raggiunto durante il Livello 3. Sia ZR che ZS possono essere asimmetriche, con un valore raccomandato del rapporto fra ampiezza della zona al letto ed ampiezza della zona al tetto della faglia di 1:4, 1:2 ed 1:1 rispettivamente per faglie normali, inverse e trascorrenti. La pericolosità derivante dalla rottura in superficie di strutture secondarie, lontane dalla traccia della faglia principale, è uno degli aspetti più critici della zonazione FAC, poiché in- fluisce pesantemente nella scelta della larghezza delle zone. Nella maggior parte dei casi essa non può essere vincolata a priori. Ci si deve quindi basare su valutazioni statistiche di rotture in superficie avvenute durante terremoti storici. Nelle linee guida FAC la forma e la larghezza delle zone deriva soprattutto da studi compilativi di rotture cosismiche di superficie causate da faglie normali (es., Boncio et al ., 2012). In generale, la larghezza delle zone di rottura in super- ficie è molto più studiata per faglie normali e trascorrenti ����� ������ (es., Youngs et al. , 2003; Petersen et al. , 2011) ��������� ��� ��� ������ �������� ���� piuttosto che per faglie inverse. Zhou et al. (2010) ����� ���������� ���������� ����� hanno analizzato l’ampiezza della zona di rottura per il terremoto da thrust di Wenchuan del 2008 (Mw 7.9, Cina), focalizzando l’attenzione sulle rotture in prossimità della faglia principale, con implicazioni sull’ampiezza della zona di rispetto ( setback ). Tuttavia, manca una compilazione sistematica a scala globale e un’analisi in termini di ampiezza della zona di rottura per terremoti da faglia inversa/thrust. Gli obiettivi del presente lavoro sono: 1) compilare dati su zone di rottura ben studiate di terremoti inversi avvenuti a scala globale (abbiamo considerato 11 terremoti dal 1971 al 2014 con magnitudo variabile da 5.4 a 7.9); 2) analizzare la distribuzione delle rotture rispetto alla traccia della faglia principale; e 3) confrontare i risultati con le linee guida FAC. Bibliografia Boncio P., Galli P., Naso G. and Pizzi A.; 2012: Zoning Surface Rupture Hazard along Normal Faults: Insight from the 2009 Mw 6.3 L’Aquila, Central Italy, Earthquake and Other Global Earthquakes . Bull. Seismol. Soc. Am., 102 , 918–935, doi: 10.1785/0120100301. Bryant W.A. and Hart E.W.; 2007: Fault-Rupture Hazard Zones in California, Alquist-Priolo Earthquake Fault Zoning Act With Index to Earthquake Fault Zones Maps. Interim Revision 2007 . Calif Geol. Surv. Spec. Pub., 42 , 41 pp. Commissione tecnica per la microzonazione sismica; 2015: Linee guida per la gestione del territorio in aree interessate da Faglie Attive e Capaci (FAC), versione 1.0 . Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – Dipartimento della protezione civile, Roma. Gruppo di Lavoro MS; 2008: Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica . Dipartimento della Protezione Civile e Conferenza delle Regioni e Province autonome; 3 vol. e 1 DVD. Petersen M., Dawson T.E., Chen R., Cao T., Wills C.J., Schwartz, D.P., and Frankel A.D.; 2011: Fault displacement hazard for strike-slip faults . Bull. Seismol. Soc. Am., 101 , 805–825, doi: 10.1785/0120100035.

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