GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

362 GNGTS 2017 S essione 2.2 circonda il paese di Amatrice è caratterizzato da una successione stratigrafica costituita da un substrato silicoclastico di età alto-miocenica (Formazione della Laga), che qui ha uno spessore stimabile in diverse centinaia di metri (alternanza tra litofacies a dominante componente arenacea e litofacies a dominante componente pelitica), ricoperto da depositi continentali quaternari (unità Amatrice-Sommati), questi ultimi aventi spessore massimo di 45-50 m (Fig.1). Alcuni metri di coperture antropiche, inoltre, sono distribuiti localmente nel centro storico del paese. Il substrato silicoclastico è interessato da due sistemi principali di faglie aventi orientazione NNW-SSE- e E-W, che producono scarpate incise e zone di danneggiamento con spessori sino ai 10 m all’interno della litofacies a dominante componente arenacea. Le registrazioni di terremoti, ottenute dalla rete temporanea di stazioni installate nell’ambito dei succitati studi propedeutici alla microzonazione sismica sono disponibili per tutto il territorio comunale di Amatrice e hanno permesso di calcolare i rapporti spettrali rispetto a stazioni di riferimento opportunamente scelte (SSR). In particolare, sono disponibili tre stazioni sismiche per Amatrice capoluogo (denominate MZ10, MZ12, MZ28), installate da settembre 2016 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, utilizzabili per la calibrazione del modello. Il rilevamento geologico di dettaglio, unitamente ai risultati delle prospezioni geofisiche di superficie e a quelle realizzate in foro, hanno consentito di determinare spessori, proprietà meccaniche e dinamiche dei litotipi che caratterizzano il sottosuolo dell’area di studio. Infine, le curve di decadimento del modulo di rigidezza al taglio G/G 0 e le curve di incremento del fattore di smorzamento D in funzione della deformazione sono state introdotte nelle analisi numeriche e stimate, in prima analisi, a partire da dati di letteratura. Va tuttavia considerato che per l’unità UASs di Fig.1, eventuali variazioni nella scelta delle curve saranno effettuate per tener conto dei risultati delle analisi dinamiche di laboratorio su alcuni campioni indisturbati prelevati durante le perforazioni finanziate nell’ambito degli studi. Analisi numeriche della risposta del sito sono state eseguite utilizzando i codici di calcolo STRATA (Kottke and Rathje 2008) e QUAD4M (Hudson et al. , 1994), due software che adottano un modello equivalente lineare, rispettivamente mono e bidimensionale. Gli input sismici sono quelli individuati nell’ambito del progetto finanziato dal Commissario straordinario per realizzare la microzonazione sismica dei 138 Comuni colpiti dagli eventi del 2016-2017 (coordinamento INGV-MI; Ordinanza del Commissario straordinario per la ricostruzione n. 24 del 12 maggio 2017). Sono stati calcolati gli accelerogrammi in superficie in punti equispaziati di 50 m circa, sulla base dei profili geologici di Fig. 1. In Fig. 2 è mostrato, a titolo esemplificativo, il confronto con lo SSR alla stazione MZ12 (curva in magenta), nell’intervallo di frequenza 0.6-6 Hz, utilizzando come input sismico uno dei 7 accelerogrammi impiegati per le analisi. In nero è riportata la Fig. 2 - Confronto tra funzioni di trasferimento 1D, 2D e SSR; per chiarezza espositiva, è qui mostrato solo l’output ottenuto per uno dei 7 accelerogrammi utilizzati per le analisi.

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