GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 363 funzione di trasferimento 1D (TF 1D SANT’AGOSTINO) e in blu la funzione di trasferimento 2D (TF 2DMZ19E). I risultati ottenuti adottando un approccio bidimensionale approssimano in modo soddisfacente quelli sperimentali e mostrano un migliore accordo rispetto alle funzioni di trasferimento 1D, sebbene risultino sottostimare le amplificazioni nell’intervallo 3.5-6 Hz, per effetto del sovrasmorzamento indotto dal codice di calcolo. Va considerato a questo proposito che il codice QUAD4M utilizza una formulazione dello smorzamento alla Rayleigh (Lanzo et al. , 2003). Questo confronto tra le funzioni di trasferimento 1D e 2D ha infine consentito di effettuare considerazioni sulla dimensionalità del problema e, quindi, di evidenziare possibili effetti di bacino o correlati alla presenza delle scarpate topografiche, da tenere in considerazione nel processo di ricostruzione di Amatrice. Bibliografia Hudson M., Idriss I.M., Beikae M.; 1994: QUAD4M - A computer program to evaluate the seismic response of soil structures using finite element procedures and incorporating a compliant base. University of California, Davis. Kottke, A. R., & Rathje, E. M.; 2008: Technical Manual for Strata, PEER Report 2008/10, Pacific Earthquake Engineering Research Center College of Engineering, University of California, Berkeley. (available http://peer. berkeley.edu/publications/peer_reports/reports_2008/web_PEER810_KOTTKE_Rathje.pdf ). Lanzo G., Pagliaroli A., D’Elia B.; 2003: Numerical study on the frequency-dependent viscous damping in dynamic response analysis of ground. Proc. of Fourth Int. Conf. On Earthquake Resistant Engineering Structures (ERES 2003), Ancona, Italia, 22-24 September. Analisi preliminare della risposta sismica locale nell’area di Arquata del Tronto (AP) S. Giallini 1,2 , A. Pagliaroli 1 , C. Faraone 1 , G. Vessia 1 , C. Teramo 3 , G. Lanzo 4 , F. Capotorti 5 , E. Chiarini 5 , L. Puzzilli 5 1 Dipartimento di Ingegneria e Geologia (INGEO), Università G. d’Annunzio, Chieti-Pescara 2 Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG) del Consiglio Nazionale delle Ricerche 3 Ingegnere, Consulente, Messina 4 Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica (DISG), Università La Sapienza, Roma 5 ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia Introduzione . La presente nota riporta una valutazione preliminare della risposta sismica locale di Arquata del Tronto, piccolo comune in provincia di Ascoli Piceno, che si sviluppa su una cresta allungata in direzione WNW-ESE e composta di materiale litoide, parzialmente fratturato, e di Borgo, sua sottostante frazione, che insiste invece su una valle alluvionale. A seguito del terremoto del 24 agosto 2016 tra i due abitati contigui, è stata osservata una marcata differenza di danneggiamento: ad Arquata capoluogo è stata assegnata una intensità macrosismica di VIII-IX MCS mentre a Borgo VII MCS (Galli et al. , 2016). Data la vicinanza dei due siti, la loro comparabile distanza dell’epicentro del terremoto, l’analoga vulnerabilità degli edifici, tale differenza deve essere principalmente attribuita alle modifiche del moto sismico causate dalle particolari condizioni geologiche, geotecniche e morfologiche dell’area. Fonti storiche indicano che già nel 1703 (9 gennaio, terremoto Valnerina; Mw=6.9) i due centri abitati avevano risentito in maniera differente del terremoto, con Arquata che subì un danno sensibilmente maggiore (IX MCS) rispetto a Borgo (VII-VIII MCS) (Rovida et al. , 2016). Lo studio di risposta sismica locale in siti inseriti in contesti geologici e morfologici complessi come quello in esame rappresenta una sfida, in quanto molteplici sono le difficoltà nella caratterizzazione geofisica e geotecnica dei materiali e nella esecuzione delle modellazioni numeriche. In questo lavoro viene dapprima riportata la carta di zonazione del danno realizzata

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