GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 365 La cresta su cui sorgeArquata del Tronto è costituita da un’alternanza di strati immergenti ad alto angolo versoWNWe appartenenti al litotipo arenaceo e arenaceo-pelitico I della sopracitata Formazione della Laga (LAG4C e LAG4D rispettivamente in Fig. 2), mentre Borgo si sviluppa su depositi alluvionali e alluvionali terrazzati (b, bn2 e i in Fig. 2), aventi spessore stimato dell’ordine di 10-30 m altamente variabili nello spazio, che coprono il substrato torbiditico. Modello di sottosuolo e risultati preliminari di analisi di risposta sismica locale. Per la definizione del modello di sottosuolo, in termini di caratterizzazione dei terreni e delle rocce finalizzata alla risposta sismica locale, si è fatto riferimento ai risultati di prove DH, MASW, ERT e HVSR realizzate in vari periodi nell’area di indagine (per la cui ubicazione si rimanda alla Fig. 2). Ai 4 differenti litotipi appartenenti alla Formazione della Laga incontrati, sono state attribuite proprietà fisiche e meccaniche differenti, a seconda della maggiore o minore presenza della componente pelitica (Fig. 3b) Le analisi di risposta sismica locale sono state eseguite in assetto mono e bidimensionale, mediante l’ausilio, rispettivamente, dei software STRATA(Kottke andRathje, 2008) eQUAD4M (Hudson et al. , 1994). Le simulazioni 1D sono state eseguite in corrispondenza delle verticali passanti per le due aree poste a est e nord-ovest di Borgo, la cui ubicazione è riportata in Fig. 2 (B e C). I modelli monodimensionali in B e C sono stati calibrati in campo lineare in modo da restituire la frequenza di risonanza del deposito determinata sperimentalmente mediante tecnica HVSR (rispettivamente 5.5 Hz e 4 Hz). Il modello in C è ulteriormente supportato da una indagine DH che attraversa quasi interamente il deposito alluvionale. La verticale B è costituita da 30 m di alluvioni grossolane (V S =650 m/s) sovrastanti il bedrock torbiditico mentre nella verticale C si incontrano 35 m di alluvioni grossolane di cui i primi 25 m caratterizzati da V S =400 m/s e i restanti da V S =800 m/s. In entrambi i casi la V S del bedrock è stata posta pari a 1500 m/s. Il comportamento non lineare delle alluvioni è stato simulato mediante le curve medie di variazione del modulo di taglio normalizzato e del fattore di smorzamento proposte da Rollins et al. (1998) per terreni ghiaiosi. In Fig. 3a è possibile osservare le funzioni di amplificazione ottenute dalla modellazione numerica 1D realizzata sulle verticali B e C. Le funzioni sono state ottenute come media di 7 analisi lineari equivalenti eseguite con altrettanti accelerogrammi spettro-compatibili in media con lo spettro su roccia con tempo di ritorno 475 anni (INGV, 2017). Il livello di PGA associato all’input su roccia può essere considerato comparabile con quello verificatosi in occasione dell’evento del 24 agosto (Stewart et al. , 2017b). Le funzioni di amplificazione mostrano che in B, posto a est di Borgo, a causa della presunta maggiore rigidezza dei depositi alluvionali, Fig. 2 - Stralcio della carta geologica 1:5.000, realizzata dall’ISPRA nell’ambito delle attività propedeutiche alla Microzonazione Sismica nell’area del comune di Arquata del Tronto (AP) (modificata da ISPRA, 2017).

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