GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

380 GNGTS 2017 S essione 2.2 mi.ingv.it/d3.html ; è stata così prodotta la mappa dei valori di ASI PU (50esimo percentile) dell’intero territorio regionale e aree limitrofe (Fig. 2). Incrociando i dati di Fig. 1 (FA 01-05s ) con i dati di Fig. 2 (ASI PU ) si sono così ottenuti i valori di H MS per le zone di studio, rappresentati in Fig. 3. Come si osserva dalla figura 3 i valori più alti di pericolosità sismica, H MS >300 cm/s, risultano a Bagno di Romagna dove maggiore è la pericolosità di base; in particolare, risultano valori particolarmente alti nelle zone di fondovalle e di versante dove maggiori sono gli spessori delle coperture detritiche e di conseguenza maggiori sono i fattori di amplificazione (FA 01-05s ≥2). I valori più bassi di pericolosità sismica, 100 cm/s < H MS < 150 cm/s, risultano a Luzzara dove minore è la pericolosità sismica di base e i forti spessori di depositi alluvionali recenti determinano minori amplificazioni (FA 01-05s =1.3). La cartografia di Zola Predosa evidenzia invece l’importanza delle caratteristiche geologiche locali; infatti, nonostante una pericolosità sismica di basemedia, grazie ai fattori di amplificazione sempre piuttosto elevati (1.7<FA 01-05s <2.4), ovunque risultano valori di pericolosità sismica importanti, H MS >225 cm/s, anche maggiori di quelli di alcune zone di Bagno di Romagna, dove localmente H MS è anche minore di 200. Anche a Mirandola la pericolosità sismica finale risulta elevata, H MS >200 cm/s; in particolare nel settore meridionale, dove maggiore è la pericolosità di base (Fig. 2) e minore è lo spessore dei depositi alluvionali per la presenza della culminazione dell’alto sepolto, H MS risulta maggiore di 225 cm/s. Conclusioni. Disponendo di studi di microzonazione sismica almeno di secondo livello, che hanno prodotto mappe dei fattori di amplificazione in termini di pseudo-accelerazione (FA), e degli spettri di risposta a pericolosità uniforme (v. dati disponibili per il territorio nazionale in http://esse1.mi.ingv.it/d3.html ) che permettono la stima di ASI PU , il calcolo di H MS è semplice e rapido (H MS = ASI PU x FA). L’applicazione di tale procedura in alcuni comuni dell’Emilia-Romagna, caratterizzati da diversa pericolosità di base, variabile da bassa (a g <0,1 g) a elevata (a g >0,2 g), ha evidenziato come le caratteristiche geologiche e morfologiche locali possanomodificare anche sensibilmente la valutazione della pericolosità sismica in superficie, al punto che in territori con pericolosità di base non elevata possono essere attesi scuotimenti al sito maggiori di quelli attesi in alcune zone di territori con pericolosità di base maggiore. Inoltre, il parametro H MS , calcolato per l’intervallo di periodi compresi tra 0,1 s e 0,5 s, risulta di grande interesse per il governo del territorio, in particolare per la pianificazione urbanistica, in quanto è noto da vari studi che i periodi propri della maggior parte degli edifici dei centri storici, e dei centri abitati in generale, sono compresi in questo intervallo. Infine, la grande novità ed elemento di grande interesse di una zonazione in termini di H MS è la possibilità di rappresentare in maniera assoluta e più realistica la pericolosità sismica del territorio, tenendo conto sia della pericolosità di base sia degli effetti di sito. E’ così possibile operare una vera classificazione del territorio in termini di pericolosità sismica, elemento conoscitivo fondamentale per una valutazione più accurata del rischio sismico e per un’attuazione più consapevole delle politiche di mitigazione di tale rischio. Bibliografia DAL 112/2007: Deliberazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna n.112 del 2 maggio 2007: “Approvazione dell’Atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell’art.16 comma 1, della L.R. 20/2000 per «Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica»” . Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 64 del 17 maggio 2007. DGR 2193/2015: Deliberazione della Giunta della Regione Emilia Romagna n.2193 del 21 dicembre 2015: “Art. 16 della L.R. n. 20 del 24/3/2000. Approvazione aggiornamento dell’Atto di coordinamento tecnico denominato «Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica» di cui alla Deliberazione dell’Assemblea Legislativa 2 maggio 2007, n. 112” . Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna n. 4 del 8 gennaio 2016 (parte seconda).

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