GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

388 GNGTS 2017 S essione 2.2 Ovviamente, il risultato di una prima frequenza di risonanza intorno a 1 Hz non definisce in modo univoco il modello di velocità (in realtà vincola solo il rapporto spessore/velocità), ma fornisce un indizio sulla profondità del basamento calcareo. Rimane difficile da comprendere il motivo per cui la frequenza fondamentale di 1 Hz sia identificabile così chiaramente solo utilizzando un ristretto set di dati. E’ possibile che complessità locali tridimensionali limitino le riverberazioni tra superficie e bedrock per azimut diversi da circa 135°, ma resta difficile convalidare questa ipotesi. Bibliografia Bergamaschi, F. et al ., 2011. Evaluation of site effects in the Aterno river valley (Central Italy) from aftershocks of the 2009 L’Aquila earthquake, Bull. Earthq. Eng ., 9 , 697–715. Cantore, L., A. Rovelli, & G. Calderoni, 2017. Separation of source and site effects in ground motions recorded in the village of Onna during aftershocks of the 2009 April 6, Mw 6.1 L’Aquila earthquake, Geophys. J. Int., doi: 10.1093/gji/ggx135. Cultrera, G. et al ., 2009. Evaluation of the local site effects in the upper and middle Aterno valley, Progettazione sismica, Numero speciale Abruzzo. Seismic Action and Site Effects , n.03 2009. IUSS Press, ISSN 1973-7432. Di Giulio, G., Marzorati, S., Bergamaschi, F., Bordoni, P., Cara, F., D’Alema, E., Ladina, C. &Massa, M., 2011. Local variability of the ground shaking during the 2009 L’Aquila earthquake (April 6, 2009-Mw 6.3): the case study of Onna and Monticchio villages, Bull. Earth. Eng ., 9 , 783-807. Herrmann, R.B., Malagnini, L. & Munafò, I., 2011. Regional moment tensors of the 2009 L’Aquila earthquake sequence, Bull. Seismol. Soc. Am. , 101 , 975–993. Fig. 2 - a) Rapporto spettrale di ONN1 (rosso) ottenuto utilizzando tutti i dati, confrontato con la funzione di trasferimento 1-D (verde, in tratteggio) calcolata utilizzando il modello di velocità Vs mostrato nell’inserto: si osserva un buon accordo tra la prima frequenza di risonanza del modello 1D e la frequenza di massima ampiezza del rapporto spettrale, ma le ampiezze osservate non sono riprodotte dal modello. b) Rapporto spettrale di ONN1 (rosso) ottenuto utilizzando un cluster ristretto di terremoti con epicentro in prossimità di Amatrice, confrontato con la funzione di trasferimento 1-D (blu, in tratteggio) calcolata utilizzando il modello di velocità Vs mostrato nell’inserto: si osserva una prima risonanza intorno a 1 Hz, consistente con un’interfaccia ad alto contrasto di impedenza profonda tra 150 e 200 m, ipotizzabile su base geologica. L’ampiezza è soddisfacente se si assegna un valore medio di Vs pari a 800 m/s al pacco di sedimenti sovrastanti il basamento calcareo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=