GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 389 Il Centro MS e le attività di Microzonazione Sismica previste dall’ordinanza commissariale n. 24 del 12 maggio 2017 P. Messina 1,2 , M. Moscatelli 1,2 , G. Scarascia Mugnozza 2,3 , F. Stigliano 1,2 1 CNR IGAG, Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, Roma 2 Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni 3 Dipartimento di Scienze della Terra, Università La Sapienza, Roma In questa nota sono illustrate le attività di microzonazione sismica (MS) coordinate dal Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni (CentroMS; https:// centromicrozonazionesismica.it/it/ ) nei comuni interessati dall’Ordinanza n. 24 del Commissario del Governo per la Ricostruzione dei territori colpiti dalla sequenza sismica di agosto 2016 – gennaio 2017 (Fig. 1). Nell’ambito delle attività di MS post-evento, il CentroMS svolge un ruolo di coordinamento tecnico-scientifico e di supporto alla struttura del Commissario, ai Comuni, alle Regioni, ai liberi professionisti, secondo quanto previsto da un’apposita convenzione siglata con il Commissario dal CNR IGAG. La microzonazione sismica è lo strumento che consente di studiare le caratteristiche geomorfologiche e geologiche di un territorio che intervengono nell’alterazione del moto sismico atteso e, per quanto possibile, di quantificare gli effetti locali. Essa riveste un ruolo chiave nelle strategie di prevenzione e mitigazione del rischio sismico. La microzonazione sismica in Italia può essere svolta secondo tre livelli di approfondimento, in relazione alle finalità degli studi e alla complessità delle situazioni locali: - microzonazione sismica di livello1: individua le zone omogenee in prospettiva sismica, identificando le zone suscettibili di effetti locali e il tipo di effetti attesi; a valle della microzonazione sismica di livello 1 viene prodotta una carta che distingue tali zone in stabili, stabili con amplificazioni, instabili; - microzonazione sismica di livello 2 e 3: consentono di approfondire il livello di conoscenza rispetto alla microzonazione sismica di livello 1, associando alle zone omogenee una quantificazione numerica dell’amplificazione del moto sismico; la distinzione tra i due livelli di microzonazione sismica è legata alla possibilità di adottare valutazioni semplificate in situazioni geologiche non complesse (livello 2), rispetto alla necessità di realizzare apposite analisi numeriche di risposta sismica locale (livello 3). I diversi livelli di microzonazione sismica possono essere applicati alla pianificazione del territorio e dell’emergenza, ed essere di supporto alla progettazione degli interventi sui manufatti. L’Italia è tra i pochi paesi che utilizzano in modo sistematico la microzonazione sismica come strumento di prevenzione e mitigazione del rischio sismico. Fig. 1 - I 138 comuni interessati dall’Ordinanza n. 24 del Commissario del Governo per la Ricostruzione dei territori colpiti dalla sequenza sismica di agosto 2016 – gennaio 2017. I colori indicano i raggruppamenti territoriali in cui sono organizzati i gruppi di ricerca a supporto dei professionisti incaricati. Gli affidamenti di tipo “c” riguardano i quattro comuni (in rigato obliquo) interessati dagli studi di MS a partire dal 12 settembre 2016.

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