GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

390 GNGTS 2017 S essione 2.2 L’Italia, in particolare, è l’unico paese al mondo che, in tempo ordinario, pianifica e realizza la microzonazione sismica su tutto il territorio nazionale, conmodalità di esecuzione appositamente normate, affidando gli studi a tecnici professionisti che condividono in tutte le Regioni gli stessi criteri e standard di esecuzione. La comunità scientifica ha svolto a tale riguardo un ruolo fondamentale, affiancando il Dipartimento della Protezione Civile, le Regioni e le amministrazioni locali nella realizzazione degli studi di microzonazione sismica. Dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, attraverso l’istituzione del Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico (art. 11, Legge n. 77/2009), sono stati finanziati e affidati ad esperti professionisti gli studi di microzonazione sismica, da realizzare secondo gli “Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica”, approvati nel 2008 dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Ad oggi, in oltre 2000 comuni italiani sono stati finanziati e realizzati studi di microzonazione sismica di livello 1, propedeutici agli approfondimenti di livello 2 e 3. Gli studi di livello 3, in particolare, sono attualmente in fase di avvio in alcune Regioni italiane e richiedono conoscenze specifiche di modellazione geofisica e analisi numerica, ancora poco diffuse tra i professionisti. Per questo motivo, tali studi sono spesso condotti attraverso l’integrazione delle competenze professionali con quelle delle università e degli enti di ricerca, che realizzano in questo modo un naturale passaggio di conoscenze, anche attraverso la formazione dei professionisti impegnati sul territorio. Gli eventi sismici che hanno interessato l’Italia centrale a far data dal 24 agosto 2016, anche a causa di un’estensione tanto vasta del fenomeno sul territorio, hanno reso purtroppo necessaria un’accelerazione di questo fisiologico processo di trasferimento delle conoscenze dalla ricerca verso le professioni. Il CentroMS si è reso quindi disponibile a coordinare questo progetto che, per numero di comuni interessati e popolazione coinvolta, è il più vasto e complesso studio di microzonazione sismica post-evento mai affrontato in Italia attraverso un’attività coordinata di Governo, Regioni, Amministrazioni Locali, comunità scientifica e professionisti. Venticinque tra enti di ricerca e dipartimenti universitari parteciperanno al progetto di microzonazione sismica delle aree interessate dal sisma. Le attività combinate di professionisti e ricercatori genereranno un effetto virtuoso di amplificazione delle competenze professionali e delle conoscenze del territorio, in un tempo relativamente ridotto e in un’ottica di prevenzione, a vantaggio della sicurezza della popolazione e della riduzione del rischio. Nello specifico, in molti comuni interessati dagli eventi sismici sono già disponibili, o in corso di completamento, gli studi microzonazione sismica di livello 1, grazie ai finanziamenti precedenti al terremoto e stanziati soprattutto nell’ambito del già citato piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico. Tali studi costituiscono un prezioso supporto alla individuazione delle aree instabili, che si affianca alla disponibilità degli altri strumenti che individuano le aree soggette a pericoli idrogeologici, quali il PAI e IFFI. Nei comuni in cui non sia già disponibile, il livello 1 di microzonazione sismica sarà comunque prodotto, come passaggio indispensabile alla realizzazione del livello 3. Il livello 3 di microzonazione sismica, volto alla quantificazione degli effetti di amplificazione nelle aree stabili e ad un approfondimento conoscitivo delle aree instabili, oltre a consentire una migliore pianificazione per localizzare in modo ottimale i nuovi insediamenti e le future aree di espansione, potrà fornire utili indicazioni ai progettisti degli interventi di riparazione e miglioramento/adeguamento sismico su come pianificare le indagini e ottimizzare le analisi della risposta sismica locale, comunque previste per la singola opera dalle norme tecniche vigenti per le costruzioni. La microzonazione sismica, infatti, fornisce valutazioni quantitative medie in un’area omogenea dove, tuttavia, la seppur limitata variabilità locale delle caratteristiche geologiche e morfologiche può determinare puntuali differenze negli effetti di amplificazione. Tali possibili differenze rendono necessarie analisi specifiche, come prescritto dalle norme tecniche, da

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