GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 407 altri istituti di ricerca, a seguito delle sequenze sismiche dell’Aquila e del centro Italia del 2009 e del 2016; ii) RANdownload: http://ran.protezionecivile.it/IT/index.php ; che contiene le forme d’onda non processate relative alle stazioni della Rete Accelerometrica Nazionale, RAN, gestita dalla Protezione Civile (codice rete: IT); iii) le banche dati accelerometriche italiana ITACA v2.2 (http://itaca.mi.ingv.it ) ed europea ed ESM (http://esm.mi.ingv.it) , che contengono forme d’onda processate e metadati associati di tutti i segnali accelerometrici registrati in Italia per eventi con magnitudo M>3. La fase preliminare di elaborazione è stata condotta in modo da agevolare le operazioni per l’identificazione dei segnali sismici e il controllo di qualità, al fine di realizzare un dataset statisticamente rappresentativo del fenomeno sismico studiato. Per le analisi della risposta sismica locale, dall’insieme di dati complessivo è stato selezionato un set ridotto di segnali, applicando i seguenti criteri: i) eventi con profondità ipocentrali < 20 km; ii) distanze ipocentrali nell’intervallo 15 - 100 km, in modo da escludere registrazioni dominate da effetti di sorgente e percorsi sorgente-osservatore poco campionati; iii) spettri di Fourier, composti da almeno il 70% di ordinate spettrali che soddisfino la condizione di avere il rapporto segnale disturbo SNR>5; iv) eventi registrati da almeno 10 stazioni e stazioni con almeno 10 registrazioni. L’applicazione di questi criteri ha condotto ad un dataset di analisi, composto da circa 42900 registrazioni accelerometriche e velocimetriche relative a 343 stazioni sismiche e 826 eventi (Fig. 1) che si sono verificati in centro Italia tra il 2008 e il 2017; in particolare più della metà degli eventi (517, cerchi bianchi in Fig. 1) è relativa alla sequenza sismica del 2016-2017 successiva al terremoto di Accumuli del 24 agosto 2016. Al fine di stimare la risposta specifica di sito delle stazioni sismiche sono state condotte le seguenti analisi: 1. analisi dei residui per l’individuazione dei siti di riferimento; 2. analisi dei rapporti spettrali tra la componente orizzontale e verticale (EHV) del moto sismico, per la stima delle frequenze fondamentali del sito; 3. analisi spettrale con la tecnica di inversione generalizzata (GIT), per la valutazione delle funzioni di amplificazione utilizzando sia gli spettri di Fourier sia gli spettri di risposta in accelerazione; Fig. 1 - Localizzazione delle stazioni (a) e degli eventi (b) che compongono CIT17. I cerchi bianchi evidenziano gli eventi relativi alla sequenza del 2016-2017 del centro Italia iniziata dal terremoto di Accumuli del 24 agosto 2016.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=