GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

408 GNGTS 2017 S essione 2.2 L’analisi dei residui è consistita nel valutare la differenza tra una equazione predittiva dei parametri strong-motion (ITA10, Bindi et al. , 2011), valida per l’area in esame e i corrispondenti valori osservati alle stazioni sismiche e, successivamente, nella loro scomposizione per isolare il termine di sito. Lo studio condotto ha permesso di individuare 55 possibili siti di riferimento da utilizzare nelle successive analisi per il calcolo dei rapporti spettrali. I rapporti spettrali tra la componenti orizzontali e verticale del moto (EHV), sono grandezze comunemente utilizzate per l’individuazione delle frequenze di risonanza dei siti e forniscono una stima dell’amplificazione locale, quando la componente verticale non è soggetta ad effetti di sito e la sua risposta può essere assunta piatta. In questo studio, il rapporto spettrale EHV è stato calcolato utilizzando le registrazioni di piccoli eventi (M<4.5) in modo da minimizzare gli effetti di sorgente, che possono condizionare le registrazioni su entrambe le componenti del moto. Per la stima delle funzioni di amplificazione, è stata applicata la tecnica dell’inversione generalizzata (GIT), che consente di separare i contributi di sorgente, attenuazione e risposta di sito nella registrazione sismica (Andrews, 1986). In questo metodo, l’ampiezza dello spettro di accelerazione FAS relativa all’evento e ed alla stazione s è definito per ogni frequenza f come: log 10 FAS es = log 10 S e ( f , M e ) + log 10 A es ( f , R es ) + log 10 G s ( f ) in cui S ( f , M e ) è lo spettro di sorgente e dipende dalla magnitudo dell’evento, A es ( f , R es ) è il Fig. 2 - Funzioni di amplificazione in FAS (a sinistra) ed SA (a destra) per le stazioni a) IT:CNE e b) IV.ARRO. Le curve blu rappresentano le componenti orizzontali, le rosse le verticali.

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