GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

412 GNGTS 2017 S essione 2.2 questa tecnica è la scelta della curva di dispersione rappresentativa del sito tra quelle calcolate utilizzando l’Eq. (4). Allo scopo di valutare i criteri selettivi delineati sopra, in alcuni di questi siti sono stati realizzati degli array sismici utilizzando stendimenti da 16 o 42 geofoni con geometria lineare ad L o a croce ed analizzati con la tecnica ESAC. Un esperimento di questo tipo è stato realizzato nell’isola di Malta, presso la città di Rabat: questo sito è caratterizzato dalla presenza di depositi argillosi sovrastanti una più rigida formazione calcarea. Le vibrazioni ambientali sono state acquisite per 20 minuti da due sensori sincronizzati con frequenza di campionamento di 256 Hz. In particolare, sono state realizzate tre acquisizioni con differenti inter-distanze D tra i sensori: 60 m, 80 m e 110 m. L’analisi SPAC zero crossing è stata effettuata considerando valori di m uguali a -2, -1, 0, 1 e 2. La Fig. 1 mostra le risultanti 5 curve di dispersione delle onde di Rayleigh per l’inter-distanza di 110 m: è possibile notare che le curve relative a m=1 e m=2 sono caratterizzate da andamenti “irrealistici” (i valori di V R decrescono quasi linearmente verso le frequenze più basse) e quindi possono essere facilmente scartate. Anche la curva con m=-2, nonostante presenti un chiaro trend normalmente dispersivo, lascia alcuni dubbi sulla sua affidabilità, in quanto valori di V R di circa 2000 m/s non sono molto verosimili per i materiali presenti in questo sito. Al Fig. 2 - Curve di dispersione delle onde di Rayleigh ottenute con il metodo SPAC zero crossing per coppie di sensori separati da una distanza di 110 m (in verde), 80 m (in rosso) e 40 m (in giallo). I riquadriA, B e Cmostrano rispettivamente le curve con valori di m uguali a 0, -1 e -2. In blu è rappresentata la curva di dispersione ottenuta con la tecnica ESAC da un array di 42 geofoni realizzato nello stesso sito.

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