GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 1.1 11 fine si usa il diagramma magnitudo- frequenza Gutenberg e Richter dato dalla legge: Y = log 10 N = a - b(M) (8) dove M è la magnitudo ed N è la frequenza calcolata nei primi 10 giorni, cioè la somma del numero di eventi con magnitudo uguale ad M calcolata in un intervallo di tempo Δ t =1 (Caccamo et al. , 2007 b,c). Nella Eq. (8) i parametri a e b sono delle costanti: a è legato al numero di eventi e si riferisce alla quantità di terremoti avvenuti in quella regione; b, in genere prossimo ad 1, è legato al coefficiente angolare ed al grado di fatturazione delle rocce. Gli studi fatti sulla previsione delle forti repliche hanno indotto a porre, nella Gutenberg e Richter Eq. (8), una perdita di dati non superiore al 10% (Caccamo et al. , 2007 b, c), pertanto la Eq. (8) diviene: y=Y-10%Y (9) Nel piano semi-logaritmico, (vedi Fig. 1), le due rette di regressione, la Eq. (8) e la Eq. (9) vengono rappresentate con due colori differenti, la prima Eq. (8) di colore nero, la seconda Eq. (9) di colore rosso. Ciò premesso, la y calcolata con la Eq. (9) è quindi l’ordinata che deve essere considerata per determinare il minimo valore di magnitudo di soglia Ms, che coinciderà con la magnitudo di completezza Mc. Fig. 1 - Diagramma magnitudo-frequenza di Gutenberg e Richter per i primi 10 giorni del terremoto del Cile con mainshock di M=8.8 e K1=1. La freccia indica il minimo valore di magnitudo trovato Ms=Mc=4.2. L’esperienza sulle banche dati fino al 2013 ci aveva indotto ad accettare come dati attendibili, per la magnitudo di completezza M c solo quelli con M S ≥4.0; oggi, tenuto conto che la qualità dalle banche dati è notevolmente migliorata, possiamo affermare che non ha più senso porre questo limite per magnitudo M S di valore superiore a 3, per cui: M c = M S (Caccamo et al. , 2013).

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