GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 429 della falda tra i mesi di agosto e settembre 1993; • il modello digitale del terreno con risoluzione di 20 m della regione Friuli Venezia Giulia. Le relazioni per il calcolo di probabilità di liquefazione condizionata sono state sviluppate da Liao et al. (1988) per un terremoto di magnitudo M w =7,5 e una profondità della falda acquifera di 1,5 m e sono stati definiti pure dei fattori di correzione (Seed e Idriss, 1982; Seed, et al. , 1985) per tener conto di terremoti con magnitudo e livelli di falda differenti. Per ottenere la mappa regionale della probabilità alla liquefazione per il caso in esame (Fig. 1d), abbiamo effettuato un’analisi spaziale tramite una procedura GIS; i dati di input, in formato raster a medesima risoluzione, sono: • la mappa di suscettibilità alla liquefazione (Fig. 2a); • mappa della profondità della falda acquifera (Fig. 2b); • lo scenario sismico (Fig. 2c) rappresentato dallo scuotimento, in termini di PGA, prodotto dal terremoto del 6 maggio 1976 con M L =6,4, calcolato utilizzando la legge di attenuazione di Bindi et al. (2011). I valori massimi di probabilità alla liquefazione così ottenuti (Fig. 2d) sono compresi tra il 10 e 20%, e sono legati alla compresenza di: classe di suscettibilità alta (Fig. 2a), costituita dalla coltre di sedimenti alluvionali del settore montano e della pianura di età compresa tra l’Olocene e l’attuale; bassa profondità (1-15 m) della falda (Fig. 2b) e massimi (PGA>0.9 g) valori di scuotimento (Fig. 2c). Il passaggio successivo ha riguardato il calcolo delle dislocazioni laterali, cioè della deformazione permanente del terreno (PGD), per il calcolo delle quali è stato utilizzato l’Indice di Severità di Liquefazione (LSI) proposto da Youd e Perkinson (1978). Nel caso in esame, sulla base delle indicazioni derivate dalla mappa di probabilità di liquefazione (Fig. 2d), è stata presa in considerazione, per il calcolo delle dislocazioni laterali, soltanto la categoria di suscettibilità alta, cioè quella che ha la maggiore probabilità di liquefazione. La prima azione è consistita nel calcolo del rapporto tra i valori di PGA dello scenario deterministico e quello di soglia (PGAm, vedi Tab. 1) per dar luogo al fenomeno di liquefazione, che per la categoria di suscettibilità alta, qui considerata, è uguale a 0,12 g. Per ogni valore del rapporto PGA/ PGAm relativo allo scenario deterministico (Fig. 2c), è stato calcolato lo spostamento atteso (in cm) secondo la relazione di Youd a Perkins (1978): si può osservare (Fig. 2e) che il valore massimo, compreso tra 100 e 135 cm, viene a trovarsi in corrispondenza del bacino idrografico di Gemona e Osoppo. Tab. 1 - Soglie di PGA necessari per dar luogo al fenomeno di liquefazione. Categorie di suscettibilità PGAm Molto alta 0,09 Alta 0,12 Moderata 0,15 Bassa 0,21 Molto bassa 0,26 Per il danno alla condotta interrata, a partire dai valori di deformazione permanente precedentemente calcolati (Fig. 2d), è stata utilizzata la relazione empirica sviluppata da ALA (2001) che, come unità di misura del danno, utilizza il tasso di riparazione per chilometro di lunghezza della condotta (RR). Tale tasso è funzione del tipo di materiale della condotta, del tipo di giunti utilizzati, del diametro della condotta e dello scuotimento del terreno, espresso in termini di spostamento (PGD). Nella Fig. 2f viene illustrato il danno atteso, in termini di tasso di riparazione per chilometro, causato da dislocazione laterale indotta da liquefazione. Si noti che i risultati ottenuti sono

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