GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.2 433 scuotimento, in termini di PGA, è stato differenziato per tipo di suolo ed è calcolato su base deterministica utilizzando lo scenario sismico dell’evento del 1976 con M L =6,4 (Fig. 2c). Lo spostamento previsto (PGD, espresso in cm) è stato ottenuto tramite la relazione empirica di Jibson (2007), che utilizza l’accelerazione critica (a c ) e l’accelerazione prevista (PGA). Tale relazione è stata calibrata sulla base di 2270 accelerogrammi, derivati da 30 terremoti in differenti condizioni di sito (10% roccia, 27% su roccia fratturata, 49% su suolo rigido e il restante 14% su suolo soffice). La mappa di PGD (Fig. 3e) evidenzia le aree a maggior rischio per la condotta interrata: si ottengono valori di spostamento intorno i 40-50 cm nelle aree evidenziate dai cerchi rossi. Nella Fig. 3f è rappresentata la mappa del tasso di riparazione per chilometro causato da movimenti gravitativi; come nel caso delle dislocazioni laterali dovute a fenomeni di liquefazione anche in questo caso è stata eseguita, tramite GIS, un’intersezione dei valori dello spostamento permanente con lo strato informativo che rappresenta il percorso dell’oleodotto. Dopo tale operazione è stato calcolato il tasso di riparazione tramite la relazione ALA (2001) e sono state localizzate 5 zone, in cui potenzialmente, potrebbero avvenire danneggiamenti alla tubazione interrata. Conclusioni. Questo studio ha dimostrato che l’uso del GIS è molto efficiente per le analisi di rischio sismico a larga scala in cui bisogna gestire ed elaborare una notevole quantità di dati relativi alla stima del rischio sismico; pertanto l’uso dell’ambiente GIS è un supporto fondamentale per le attività con fini di pianificazione territoriale e conseguenti analisi di mitigazione del danno sia strutturale che ambientale. L’analisi delle deformazioni permanenti del terreno, indotte da fenomeni di liquefazione e frana, ha permesso di identificare le aree potenzialmente critiche ottenendo i relativi valori di spostamento permanente del terreno. I risultati ottenuti sono un ottimo punto di partenza per effettuare necessarie analisi di maggior dettaglio. Le mappe ottenute consentono di identificare i punti candidati ad essere sede di maggiori criticità per effetto sismico, dovute a deformazioni permanenti del terreno, lungo il percorso dell’oleodotto che attraversa il territorio regionale. Tali mappe costituiscono, quindi, un utile strumento di supporto alle decisioni per la pianificazione degli interventi di presidio e di gestione delle eventuali emergenze. Bibliografia ALA (American Lifeline Alliance); 2001: Seismic fragility formulations for water system. American Society of Civil Engineers (ASCE) and Federal Emergency Management Agency (FEMA). Bindi D., Pacor F., Luzi L., Puglia R., Massa M., Ameri G. and Paolucci R.; 2011: Ground motion prediction equations derived from the Italian strong motion database. ����� ���������� ����� �� ���������� Bull. Earthquake Eng., 9, 1899–1920. Bogliolo M.P.; 2012: Proposal of a reference geo-database to support safety tasks involving the land context of Seveso establishments. Chemical Engineering Transactions, vol. 26. Burrough P.A. and McDonell R.A.;1998: Principles of Geograpichal Informations System. ������ ���������� ������ Oxford University Press, New York, 190 pp. Carulli G.B.; 2006a: Carta geologica del Friuli Venezia Giulia, scala 1:150.000, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione Regionale Ambiente e Lavori Pubblici,Servizio Geologico Regionale. FEMA; 2003: Multi-hazard Loss Estimation Methodology: HAZUS MR4. Idriss, I.M.; 1985: Evaluating seismic risk in engineering practice. Proc. XI ICSMFE, San Francisco, 1, 255-320, Balkema, Rotterdam. Jibson R.W.; 2007: Regression models for estimating coseismic landslide displacement. Engineering Geology 91 (2007) 209–218. Liao, S.S., Veneziano, D., Whitman R.V., 1988: Regression models for evaluating liquefaction probability. Journal of Geotechnical Engineering, 114, 4. Newmark N.M., 1965: Effect of earthquakes on dam and embankment. The Rankine Lecture, Geotèchnique, Vol. 15, 2. Seed, H.B., Idriss, I.M.; 1982: Ground Motions and Soil Liquefaction During Earthquakes, Earthquake Engineering Research Institute, Oakland, California, Monograph Series, p. 13. Seed, H.B., Tokimatsu, K., Harder, L.F., and Chung, R.M.; 1985: Influence of SPT Procedures in Soil Liquefaction Resistance Evaluations. Journal of Geotechnical Engineering, American Society of Civil Engineers, 111, 12, 1425-1445.

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