GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

468 GNGTS 2017 S essione 2.3 Di LudovicoM., ProtaA., Moroni C., Manfredi G. andDolceM.; 2017b: Reconstruction process of damaged residential buildings outside historical centres after the L’Aquila earthquake: part II - “heavy damage” reconstruction. Bull. Earthquake Eng., 15 , 693-729, doi:10.1007/s10518-016-9979-3. Di Ludovico, M., Digrisolo, A., Graziotti, F., Moroni, C., Belleri, A., Caprili, S., Carocci, C., Dall’asta, A., De Martino, G., De Santis, S., Ferracuti, B., Ferretti, D., Fiorentino, G., Mannella, A., Marini, A., Mazzotti, C., Sandoli, A., Santoro, A., Silvestri, S., Sorrentino, L., Magenes, G., Masi, A., Prota, A., Dolce, M., Manfredi, G.; 2017c: The contribution of ReLUIS to the usability assessment of school buildings following the 2016 central Italy earthquake . Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata, 58 , DOI 10.4430/bgta0192. Dolce M., Di Pasquale G., Albanese V., Benetti D., Bramerini F., Coppari S., Corina A., De Rosa G., De Sortis A., Emili P., Ferlito R., Filippi L., Giordano F., Goretti A., Lo Presti T., Lucantoni A., Mercuri M., Moroni C., Orlandi N., Paoli G., Papa F., Pizza A., Procida F., Rinaldelli M., Sergio S., Severino M., Speranza E., Veschi A., Zambonelli E., Manfredi G., Di Ludovico M., Palermo G., Prota A., Verderame G.M., Corazza L., Cifani G., Mannella A. and Martinelli A.; 2009: Rilievi speditivi: sopralluoghi per l’agibilità sismica. ( Quick surveys: post- earthquake usability inspections - effects on structures and infrastructures). Progettazione Sismica, 3 , 95-105, in Italian. M. Dolce, D. Di Bucci; 2013. National Civil Protection Organization and Technical Activities in the 2012 Emilia earthquakes (Italy) . Bulletin of Earthquake Engineering, 12:2231-2253, DOI: 10.1007/s10518-014-9597-x. M. Dolce, F. Papa, A. G. Pizza; 2016a. Attività dei sopralluoghi in Emilia Romagna . Volume: Sisma Emilia 2012 – dall’evento alla gestione tecnica dell’emergenza, a cura di M. Mariani, Edizioni Pendragon, Bologna. Dolce M., Moroni C., Manfredi G., Di Ludovico M., Prota A., Masi A. and Santarsiero G.; 2016b: Sicurezza sismica delle scuole - esperienze ed attività in Basilicata e Abruzzo . Struct., 207 , doi:10.12917/Stru207.23, in Italian. Frascadore R., Di Ludovico M., Prota A., Verderame G.M., Manfredi G., Dolce M. and Cosenza E.; 2015: Local strengthening of RC structures as a strategy for seismic risk mitigation at regional scale. Earthquake Spectra, 31 , 1083-1102. Prima sperimentazione di I.OPà.CLE (Indici di Operatività per la valutazione della condizione Limite di Emergenza) M. Dolce 1 , E. Speranza 1 , F. Bocchi 2 , C. Conte 2 1 Dipartimento della Protezione Civile, Roma 2 ReLUIS, Rete dei Laboratori per l’Ingegneria Sismica, Napoli Individuazione e caratteristiche del campione. Il modello I.OPà.CLE (Indici di Operatività per la valutazione della Condizione Limite dell’Emergenza), (Dolce et al., 2013, 2017a, 2017b), sviluppato nell’ambito dell’attività istituzionale prevista dall’articolo 11 del DL 39/2009 convertito dalla legge 77/2009, ha lo scopo di valutare l’operatività del sistema fisico di gestione dell’emergenza, descritto attraverso l’analisi della CLE, mediante la formulazione di Indici di Operatività probabilistici, per due eventi di riferimento caratterizzati da diversi periodo di ritorno (T=98 e T=475), nonché in assenza di sisma (T=0). Per ogni sistema analizzato vengono calcolati Indici sintetici: per il Sistema Globale, per i singoli Sottosistemi che lo compongono ed, infine, per ogni elemento fisico del sistema di emergenza definito dalla CLE. Al fine di consentire alcune prime elaborazioni comparative tra diversi sistemi e poter trarre alcune conclusioni di carattere generale, il modello è stato applicato ad un campione di 30 analisi della CLE relative ad altrettanti comuni distribuiti piuttosto omogeneamente sul territorio italiano, con caratteristiche diversificate sia in termini di abitanti, che di abitazioni, nonché di intensità macrosismiche (I_MCS) associate ai due eventi considerati, secondo il modello di pericolosità di base definito daAlbarello (Albarello and Mucciarelli, 2002; D’Amico and Albarello, 2008). Al fine di garantire un adeguato assortimento del campione, i comuni sono stati scelti anche in relazione alla loro dimensione (in termini di numero di abitanti ed abitazioni), secondo 3 differenti classi dimensionali, come segue:

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=