GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

478 GNGTS 2017 S essione 2.3 Bibliografia Baggio C., Bernardini A., Colozza R., Corazza L., Della Bella M., Di Pasquale G., Dolce M., Goretti A., Martinelli A., Orsini G., Papa F., Zuccaro G., 2002. Manuale per la compilazione della scheda di 1° livello di rilevamento del danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica (AeDES) . Edito dal Dipartimento della Protezione Civile, Roma. Braga, F., Dolce, M., Liberatore, D., 1982. Southern Italy November 23, 1980 Earthquake: A Statistical Study on Damaged Buildings and an Ensuing Review of the M.S.K.-76 Scal e. CNR-PFG 503, Rome, Italy. Cambridge Earthquake impact database (http://www.ceqid.org/CEQID/Home.aspx ), University of Cambridge. Di Cecca M,m Grimaz S., 2008. The new Friuli Earthquake Damage Database (Fr.E.D) . Boll. Geof. Teor. Applic. Dolce M., Speranza E., Giordano F., Borzi B., Bocchi F., Conte C., Di Meo A., Faravelli M., Pascale V., 2017. Da.D.O - Uno strumento per la consultazione e la comparazione del danno osservato relativo ai più significativi eventi sismici in Italia dal 1976 . In: atti del XVII Convegno ANIDIS “L’ingegneria Sismica in Italia”. �������� Pistoia, 17-21 Settembre. Grünthal, G. (Ed.), 1998. European Macroseismic Scale 1998 (EMS-98). European Seismological Commission, sub commission on Engineering Seismology, Working Group Macroseismic Scales. ������� �� ��������� ������� �� Conseil de l’Europe, Cahiers du Centre Européen de Géodynamique et de Séismologie, Vol. 15, Luxembourg. Locati M., Camassi R., Rovida A., Ercolani E., Bernardini F., Castelli V., Caracciolo C.H., Tertulliani A., Rossi A., Azzaro R., D’Amico S., Conte S., Rocchetti E. (2016). DBMI15, the 2015 version of the Italian Macroseismic Database. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia . doi: http://doi.org/10.6092/INGV.IT-DBMI15 Rovida A., Camassi R., Gasperini P., Stucchi M., 2011. CPTI11, the 2011 version of the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes . �������� ��������� �� ��������� � ������������� ������� �������� ���� Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Milano, Bologna. doi: http://doi.org/10.6092/ INGV.IT -CPTI11 Rovida A., Locati M., Camassi R., Gasperini P., Lolli B., 2016. CPTI15, The 2015 version of the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes . �������� ��������� �� ��������� � ������������� ������� �������� ���� Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Milano, Bologna. doi: http:// doi.org/10.6092/INGV.IT-CPTI15 STRUTTURE INTELAIATE IN CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO: VALIDAZIONE NUMERICA DI DUE MODELLI DI CALCOLO FINALIZZATI A PORTARE IN CONTO IL CONTRIBUTO IRRIGIDENTE DEI PANNELLI DI TAMPONATURA IN CONDIZIONI DI ESERCIZIO V. Gerardi, R. Ditommaso, G. Auletta, F.C. Ponzo Scuola di Ingegneria, Università degli Studi della Basilicata, Potenza In Italia le strutture a telaio in conglomerato cementizio armato rappresentano la tipologia costruttiva più diffusa negli ultimi cinquant’anni. In questi edifici, per semplicità ed economia di costruzione, le tamponature sono realizzate con pannelli di chiusura in muratura, costruiti quasi sempre a contatto con gli elementi strutturali, senza giunti di separazione né connettori che garantiscano un collegamento affidabile con la struttura. I terremoti verificatisi nel passato hanno ormai dimostrato con chiarezza che la risposta sismica degli edifici costruiti seguendo tale pratica è fortemente condizionata dalle tamponature. Queste infatti, anche se generalmente catalogate come elementi non strutturali e da sempre e solo pensate per raggiungere adeguate performance nell’ambito dell’isolamento termico-acustico, contribuiscono in misura sostanziale all’irrigidimento, all’irrobustimento, alla capacità di dissipare energia ed all’innesco di una serie di meccanismi di crisi locali e globali della struttura portante, modificandone marcatamente il comportamento sia in campo elastico che plastico. In particolare, in campo non lineare, in funzione dell’interazione delle strutture portanti con gli elementi di tamponatura, si sono verificate le situazioni più disparate nel senso della sopravvivenza inaspettata della costruzione all’evento oppure, viceversa, nel senso del danno subito in misura maggiore del previsto, fino al crollo a causa del sopraggiungere di effetti negativi (il ribaltamento del pannello fuori del piano; la formazione di meccanismi di piano soffice; la crisi delle strutture con distribuzione

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