GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

484 GNGTS 2017 S essione 2.3 di procedure automatiche per la produzione delle mappe e l’elaborazione della reportistica. I rilievi finalizzati al triage tecnico sono stati operativamente eseguiti in loco con il supporto di una scheda denominata “TRIAGEdEm - Triage dell’edificato in emergenza”. La scheda era già stata già sperimentata in occasione del terremoto Lunigiana-Garfagnana 2013 e, in versione similare, durante l’esercitazione SERM-ex dell’aprile-maggio 2014 a Venzone (UD) e durante la missione internazionale in Nepal 2015. La scheda, oltre che in versione cartacea, è stata redatta in formato elettronico con campi compilabili, in modo da essere utilizzata con tablet o PC. La scheda “TriagEdEm” è strutturata in modo da consentire una classificazione guidata delle criticità riscontrate. La classificazione, funzionale alle successive azioni e contromisure, avviene attraverso una speditiva valutazione e classificazione delle criticità per l’incolumità delle persone e l’individuazione delle esigenze di intervento rapido necessarie per il loro controllo o rimozione. Le criticità delle costruzioni vengono analizzate con riferimento al contesto, all’area di prossimità e agli spazi interni. A seguito della ripresa dell’attività sismica con i due eventi del 26 e 30 ottobre 2016, il gruppo SPRINT ha definito una nuova procedura per effettuare un “Quick Triage”, al fine di poter procedere in modo ancora più speditivo all’identificazione e caratterizzazione delle situazioni di criticità degli edifici e alla definizione delle aree rosse. Questa attività ha consentito di passare dai 5870 punti ispezionati in 47 giorni da 73 persone con la procedura di Triage Avanzato a ben 31552 punti in 27 giorni da 86 persone con la procedura Quick-Triage. Grazie a questa organizzazione e soprattutto alle informazioni acquisite con il triage gli interventi processati dal NIS al 24/04/2017 erano 281. Numeri ben al di sopra degli standard raggiunti nelle precedenti emergenze. Le azioni di supporto alle decisioni dell’Unità scientifica STSC. Dopo la fase preparatoria iniziale, l’Unità scientifica si è occupata del processamento dei dati rilevati sul campo e della produzione delle Emermappe: cartografie tematiche su Google Maps e Google Earth con possibilità di accesso on-line. I centri di comando nazionale (CON centro operativo nazionale presso il Viminale) e locale (comando di cratere) potevano consultare in tempo reale l’evoluzione dei dati raccolti. L’Unità scientifica elaborava e aggiornava quotidianamente statistiche e reportistica grafica finalizzata alla messa a sistema dei risultati per il loro utilizzo nei processi decisionali. I dati acquisiti con il triage hanno consentito all’Unità scientifica di effettuare una prima stima della quantità di macerie provenienti dagli edifici colpiti dall’evento sismico. Durante le attività di processamento, i ricercatori dell’Unità Scientifica, hanno anche svolto attività di affiancamento e training formativo a personale vigilfuoco del Comando Provinciale di Udine, a cui si sono aggregati anche una dozzina di studenti volontari degli ultimi anni dei corsi di ingegneria magistrale dell’Università di Udine. Gli studenti, oltre a fornire un reale aiuto nelle operazioni di inserimento dati, hanno così iniziato a confrontarsi con le problematiche dell’emergenza. Le attività dell’Unità scientifica si sono estese anche al supporto scientifico ai colleghi del NIS prima per la messa in sicurezza rapida di punti di criticità sulla strada provinciale 20 poi per la definizione di soluzioni progettuali di opere provvisionali per la messa in sicurezza di manufatti monumentali danneggiati tra cui il Palazzo del Cardinale di Grisciano (Accumoli - RI) e la Chiesa di Sant’Agostino ad Amatrice (RI). Sono inoltre state progettate soluzioni operative innovative per la definizione di nuove procedure per lo smontaggio controllato di beni architettonici. In particolare, a settembre, è stata proposta una soluzione operativa (con il piano delle fasi di attuazione) per lo smontaggio controllato della cella campanaria della torre civica di Amatrice gravemente danneggiata. Purtroppo tale operazione non è stata attuata a causa del crollo determinato dalle scosse di fine ottobre. In seguito alla seconda serie di scosse, i ricercatori dell’Unità scientifica hanno progettato

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