GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

492 GNGTS 2017 S essione 2.3 il reale funzionamento dei sistemi isolati installati su diversi edifici riparati o ricostruiti a seguito del sisma dell’Aquila del 2009. Gli effetti su tali strutture sono stati in alcuni casi molto importanti. Il movimento dei sistemi isolati è stato documentato anche da filmati di sistemi di videosorveglianza attivi al momento delle scosse. Tali movimenti, dell’ordine di circa 15-20 cm, hanno avuto in alcuni casi, come conseguenza, il danneggiamento dei coprigiunti installati tra la struttura isolata e le strutture fisse (carter metallici, ecc.). Per un caso documentato, di un edificio sito nella parte meridionale del centro storico, si è avuto il danneggiamento di alcuni isolatori elastomerici, presumibilmente per raggiungimento dello spostamento limite, oltre che di diversi elementi non strutturali ed impianti all’interfaccia tra la parte fissa e la parte isolata. Dal confronto tra i livelli di PGA registrati durante gli eventi menzionati (inferiori per tutte le stazioni della città dell’Aquila a 72 cm/s 2 ) e la domanda in termini di accelerazione prevista dalle norme, emerge che gli eventi del 2016/2017 risultano avere una ricorrenza statistica in termini di tempo di ritorno inferiore ai 30 anni (La PGA di domanda da norma per TR=30 anni per il sito in esame è pari a 92 cm/s 2 ). Si tratta quindi di eventi che è possibile definire ordinari per la zona della città dell’Aquila, che evidenziano ancor più l’effetto amplificativo intorno alle frequenze 04÷0,6 Hz prodotto dalla stratigrafia del centro storico. Al fine di conferire generalità all’origine dei fenomeni osservati sui citati edifici isolati nel centro storico della città dell’Aquila, sono state condotte alcune analisi numeriche su un edificio isolato di riferimento. È stato valutato lo scostamento tra i massimi spostamenti del sistema di isolamento soggetto all’azione sismica derivante dallo spettro di normativa, definito con la metodologia semplificata del § 3.2.2, e quelli ottenuti da una sollecitazione sismica derivante dall’impiego degli accelerogrammi registrati dalla stazione accelerometrica AQK in occasione dell’evento del 30 ottobre 2016. Ciò ha fornito una conferma indiretta che la risposta degli edifici reali ai citati eventi sismici del 2016 non sia stata condizionata da fattori indipendenti dagli effetti prodotti dall’amplificazione di sito, quali particolari condizioni al contorno o assunzioni effettuate nel dimensionamento dei dispositivi. I risultati, infatti, dimostrano che, per il caso studio di riferimento, gli spostamenti massimi del sistema di isolamento, sottoposto ad un input sismico costituito dalla storia in accelerazione registrata in AQK il 30/10/2016, sono stati del 30% superiori ai massimi ottenuti applicando un’azione derivante dall’impiego dello spettro di risposta allo stato limite di salvaguardia della vita (SLV) amplificato secondo i fattori di amplificazione stratigrafica proposti al 3.2.2 delle NTC. Nonostante la bozza delle Nuove Norme Tecniche 2017 metta in maggiore evidenza che l’adozione della metodologia semplificata sia utilizzabile esclusivamente qualora le condizioni stratigrafiche e le proprietà dei terreni siano chiaramente riconducibili alle categorie di sottosuolo definite dalla norma, si ritiene comunque necessaria l’adozione di uno strumento operativo che definisca la condizione di applicabilità della metodologia semplificata, non suscettibile di valutazioni o interpretazioni individuali. Bibliografia Bordoni P., Del Monaco F., Milana G., Tallini M., Haines J.; 2014: The Seismic Response at High Frequency in Central L’Aquila: A Comparison between Spectral Ratios of 2D Modeling and Observations of the 2009 Aftershocks. Bulletin of the Seismological Society of America , 104 (3), 1374-1388, doi: 10.1785/0120130230. Bordoni, P., Haines, J., Milana, G., Marcucci, M., Cara, F., Di Giulio, G.; 2011: Seismic response of L’Aquila downtown from comparison between 2D synthetics spectra ratios of SH, P-SV and Rayleigh waves and observations of the 2009 earthquake sequence, Bulletin of Earthquake Engineering, 9 , 761-781. Del Monaco F., Tallini M., De Rose C., Durante F.; 2013: HVNSR survey in historical downtown L’Aquila (central Italy): site resonance properties vs. subsoil model. Engineering Geology , 158 , 34-47. Dolce, M.; 2011: Il monitoraggio sismico del Dipartimento della Protezione Civile. Progettazione Sismica , ( 3 ) 95- 98 Gaudiosi, I., M., Del Monaco, F.,., Milana, G., Tallini, M., 2014. ���� ������� �� ��� ������ ����� ������ ���������� Site effects in the Aterno River Valley (L’Aquila, Italy): comparison between empirical and 2D numerical modelling starting fromApril 6 th 2009 Mw 6.3 earthquake, Bulletin of Earthquake Engineering, 12 , 697-716.

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