GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

494 GNGTS 2017 S essione 2.3 calcolato tra 0.1 s e 0.5 s, moltiplicato per il fattore di amplificazione in accelerazione calcolato per l’intervallo 0,1s≤T≤0,5s (FA 0,1-0,5s ). Pericolosità sismica di base. Per il calcolo di ASI PU sono stati utilizzati i dati online di pericolosità sismica del territorio italiano resi disponibili da INGV nel sito http://esse1.mi.ingv . it/ ; i dati online resi disponibili nel suddetto sito web permettono di realizzare mappe di pericolosità sismica di base per diversi tempi di ritorno e vari intervalli di periodi. In Fig. 1 è rappresentata la distribuzione dei valori ASI PU in Emilia-Romagna e aree limitrofe ottenuta interpolando i valori calcolati nei punti della griglia INGV. Fig. 1 - Mappa dei valori ASI PU in Emilia-Romagna e aree limitrofe, T R = 475 anni. Effetti locali. Per la valutazione e la cartografia delle condizioni di pericolosità locale in prospettiva sismica è possibile utilizzare come riferimento di base, laddove disponibile, la cartografia geologica 1:10.000 in formato GIS (ad es. quella realizzata per progetti di cartografia regionale o per il progetto CARG 50.000). Analogamente alla procedura di definizione delle MOPS per la microzonazione sismica, è infatti possibile reinterpretare le unità geologiche cartografate per suddividere il territorio in macrozone caratterizzate, al loro interno, da omogeneità litostratigrafica e genetico-deposizionale. In Emilia-Romagna il territorio regionale è stato così suddiviso (v. Allegati A1 e A2 alla DGR 2193/2015) (Fig. 2a): • substrato rigido affiorante/sub affiorante (spessore delle coperture minore di 3 m); • substrato non rigido (depositi prevalentemente argillosi molto deformati, argille plio- pleistoceniche, …) affiorante/sub affiorante (spessore delle coperture minore di 3 m); • depositi di versante e intravallivi (coperture detritiche spessa almeno 3 m); • depositi di conoide alluvionale prevalentemente grossolani su substrato geologico non rigido a profondità compresa tra 50 m e 100 m (depositi alluvionali del margine appenninico-padano di tipo A); • alternanze di depositi alluvionali grossolani e fini su substrato geologico non rigido a profondità compresa tra 50 m e 100 m (depositi alluvionali del margine appenninico- padano di tipo B); • alternanze di depositi alluvionali sabbiosi, limosi e argillosi su substrato rigido a profondità indicativamente di 100 ± 30 m (depositi di pianura 1);

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