GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

GNGTS 2017 S essione 2.3 519 possibile valore di perdita economica in una finestra temporale di 1 anno. Pertanto, considerato uno specifico valore di perdita economica, siti differenti caratterizzati da differente rischiosit�à (es. sito A più rischioso di sito B) esibiranno valori di probabilit� �� ����������� ������� ��� à di superamento diversi (la probabilit� �� ����������� ��� � ��������� �������� � ������ �� ��� ������������� ������� �� à di superamento per A risulterà �� ��� ������������� ������� �� maggiore a quella di B). Analogamente, fissato un valore soglia di probabilit� �� ������������ �� ������� ������� ���������� �� � ��������������� à di superamento, si avranno perdite economiche in A rispettivamente maggiori a quelle in B. La Perdita Annua Media Comunale. Per permettere una più agevole comparazione tra i dif- ferenti livelli di rischiosità, viene quindi definita la Perdita Annua Media Comunale ( PAMC ), un indicatore economico a livello comunale, calcolato come l’area sottesa dalla curva di probabil- ità di superamento delle perdite per una finestra temporale di 1 anno. Il PAMC pertanto rappre- senta il valore atteso annuale della perdita economica per ciascun territorio comunale a causa dell’occorrenza degli eventi sismici. La Fig. 2 presenta la mappa del PAMC per l’intera pen- isola italiana: l’utilizzo di questo indicatore economico di rischio territoriale permette quindi di definire una vera e propria carta di rischio sismico per il territorio italiano. Conclusioni. La mappa del rischio sismico in Italia presentata in Fig. 2 può rivelarsi uno strumento molto utile per una definizione mirata dei finanziamenti da stanziare in interventi di mitigazione del rischio sismico, dando priorità alle aree del territorio nazionale caratteriz- zate dalla maggior rischiosità. Interessante inoltre notare come alcune aree settentrionali della penisola presentino valori di PAMC comparabili a molte aree dell’Italia centrale: nonostante difatti la pericolosità sismica risulti maggiore per quest’ultime, nelle prime l’alta densità di aree edificate ne accresce il valore esposto, con conseguente impatto sulla rischiosità. La mappa del rischio sismico può quindi essere considerata un punto di partenza per una rimodulazione su base razionale delle politiche d’incentivazione fiscale in funzione del rischio sismico, differen- ziando per esempio i regimi di detrazione fiscale, e ove necessario, prevedendo specifiche linee di finanziamento integrative.

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