GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale
526 GNGTS 2017 S essione 3.1 Acquisizione e elaborazione dati. L’acquisizione dei profili terra-mare è stata effettuata registrando contemporaneamente a terra e a mare sia gli scoppi effettuati in mare che quelli effettuati a terra. Ciò ha consentito di ottenere una sezione sismica continua da terra a mare che ha permesso di identificare sia le superfici di discontinuità più profonde che quelle superficiali con un una risoluzione adeguata. A tale scopo per l’acquisizione sono stati utilizzati: 1) �� ������� �� ������������ ��������� � �� ���� un sistema di acquisizione DMT-Sumit a 24 bit; 2) �� ��������� � �� ������ ���������� ������ ��� ����� ��� ���� ��� �������������� �� un bay-cable a 48 canali (idrofoni) posato sul fondo del mare per l’acquisizione in mare; 3) ��� ������������ ��������� �� ���� ��� �� ���������� �� ����������� ��� ��� ����� ��� �� una interfaccia, costruita on OGS, che ha consentito la connessione del bay cable con il sistema .DMT-Summit. Sono stati utilizzati diversi tipi di sorgente. A mare è stato utilizzato un air-gun per un volume totale di 1.32 litri e una pressione di esercizio di 160-180 bar. A terra sono state utilizzate cariche di dinamite di 100-200 g poste a 1.5 m nel sottosuolo. In prossimità di costruzioni o manufatti al posto della dinamite è stato utilizzato un Power weght Drop (PWD) con lo scopo di minimizzare le perdite di informazione sulla parte superficiale. L’acquisizione VHR a mare è stata acquisita con un sistema di energizzazione Boomer. Il sistema di acquisizione comprende un un trasduttore elettrodinamico AWAK montato su un catamarano assieme a uno streamer mono-canale composto da 8 idrofoni per una lunghezza totale di 3 metri. Per minimizzare il time-shift del rumore coerente durante lo stack dei canali, lo streamer è stato posizionato parallelamente alla sorgente con un offset laterale di soli 5 m (Baradello e Carcione, 2008). L’elaborazione dei dati sismici terra-mare si è focalizzata essenzialmente su tre punti: 1. ����������� �� �������� ��� ������� � ����� ��������� equalizzare la risposta dei geofoni e degli idrofoni; 2. ���������� �� ������������� ����� ������� ����� �� �������������� ��������� �������� � effettuare il bilanciamento delle diverse fonti di energizzazione (air-gun, dinamite e PWD); 3. ��������� �� �������� ������� ��������� aumentare il rapporto segnale disturbo. Il primo punto è reso necessario dal fatto che, mentre i geofoni misurano la velocità del movimento del suolo, gli idrofoni misurano la pressione dell’acqua o l’accelerazione. Il segnale dell’accelerazione e della velocità hanno uno shift di fase di 90°, per cui è stato necessario effettuare l’integrale del segnale degli idrofoni per per armonizzare le due risposte. Per compensare le diverse energie sviluppate dai tre tipi di energizzazione è stato applicato un recupero di ampiezze surface consistent che adotta un approccio statistico che alla fine definisce un fattore scala per ogni scoppio e ogni ricevitore per armonizzare le ampiezze sull’intera linea sismica. I passi successivi dell’elaborazione sono stati rivolti all’aumento del rapporto segnale disturbo e in particolare è stato applicato un Trimmed Mean Dynamic Dip Filtering per rimuovere, almeno parzialmente, il rumore coerente (ground roll). Un altro passo importante è stata la definizione delle statiche da applicare per riportare i dati acquisiti a un piano di riferimento, nel nostro caso il livello del mare, e rimuovere i ritardi del segnale dovuti a variazioni di topografia o a variazioni di velocità delle strutture superficiali. A tale scopo è stata effettuata la tomografia dei primi arrivi utilizzando il software CAT3D (Bohm et al. , 1999). Le statiche sono state applicate in due fasi. Nella prima fase i dati sono stati portati al floating datum e successivamente all’analisi di velocità e all’applicazione del normal move out, sono stati riportati al piano di riferimento. Dopo lo stack dei dati è stata effettuata una migrazione nel dominio T-K. L’elaborazione dei dati VHR è consistita nell’applicazione della correzione per divergenza sferica e di un filtraggio passa-banda (400-7000 Hz). E’ stata applicata anche una correzione statica non surface consistent al fine di attenuare le ondulazioni causate dal moto ondoso. Risultati. La scelta oculata dei parametri di acquisizione e l’elaborazione del dato ha permesso di ottenere un’immagine adeguata sia delle strutture superficiali che delle strutture più profonde.
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