GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

580 GNGTS 2017 S essione 3.1 correggere gli errori presenti nella sezione di velocità, al fine di ottenere l’ imaging corretto delle sequenze sismiche investigate (Zhu et al. , 1998). Su tutte le sezioni elaborate sono stati calcolati gli attributi sismici di ampiezza istantanea e impedenza acustica relativa. Infine, le linee sono state interpretate, integrando le informazioni ricavate dalle facies sismiche delle sequenze sismo-stratigrafiche a quelle ottenute dal calcolo degli attributi e dalle analisi di velocità. Discussione e conclusioni. L’analisi delle sezioni oggetto di studio ha permesso di evidenziare tre sequenze sismo-stratigrafiche principali: la sequenza Plio-Quaternaria (P-Q), la sequenza Messiniana (MS) e la sequenza pre-Messiniana (pre-MS) (Fig. 3). La sequenza Plio-Quaternaria comprende due diverse facies sismiche: la più profonda, caratterizzata da riflettori a bassa ampiezza, generalmente attribuita al Pliocene Inferiore; la più superficiale, più riflettente, attribuita al Pliocene superiore e Quaternario. Questo intervallo registra una graduale diminuzione del tasso di deformazione spostandosi verso la piana abissale, dovuta all’esaurirsi delle spinte compressive dell’Arco Calabro e della Dorsale Mediterranea. La serie evaporitica messiniana individuata nel mar Ionio presenta caratteristiche distinte dalle sequenze evaporitiche descritte in letteratura per i bacini del Mediterraneo occidentale ed orientale. Nel bacino profondo dello Ionio, l’intervallo messiniano è riconoscibile in due diverse sub-unità sovrapposte: la superiore (UU), comprende riflessioni discontinue e caotiche, è caratterizzata da velocità sismiche di 3200-3300 m/s ed è interpretata come formazione gessosa; l’inferiore (MU), presenta una facies sismica trasparente, velocità di 4900-5000 m/s ed è interpretata come intervallo salino. Ulteriori attributi sismici calcolati, in particolare ampiezza istantanea e impedenza acustica relativa, discriminano efficacemente le due diverse litologie evaporitiche. Solo localmente, nella sezione MS 27B, si ipotizza la presenza di una terza sub-unità (LU) al di sotto del sale. L’analisi dettagliata della serie evaporitica messiniana nel bacino dello Ionio consente quindi di proporre una tipologia di associazione di facies che si colloca in posizione intermedia tra la cosiddetta “trilogia”, tipica di parte del Mediterraneo occidentale, e la singola unità MU, tipica del bacino di Levante. Come conseguenza, si introduce il concetto di un’evoluzione articolata della crisi di salinità del Messiniano anche all’interno del Mediterraneo orientale. L’intervallo pre-Messiniano mostra facies sismica spesso fittamente stratificata nella Fig. 3 - Particolare della sezione MS 112 elaborata ed interpretata.

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