GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale
618 GNGTS 2017 S essione 3.2 Sauck, W. A., Atekwana E. A. and Nash M. S. (1998) - High conductivities associated with an LNAPL plume imaged by integrated geophysical techniques: Journal of Environmental and Engineering Geophysics, 2, 203–212. Serrano A., Gallego M., Gonzalez J.L. and Tejada M. (2008) – Natural attenuation of diesel aliphatic hydrocarbons in contaminated agricultural soil. Environmenatal Pollution 151, 494-502. Werkema, D. D., Atekwana E. A., Anthony L. E., SauckW. A. and Cassidy D. P. 2(003) - Investigating the geoelectrical response of hydrocarbon contamination undergoing biodegradation: Geophysical Research. Determinazione della lunghezza dei pali di una paratia mediante ERT_3D ad alta risoluzione C. De Paola 1,2 , S. Candela 2 1 Università degli studi Federico II, Napoli 2 DIMMS Control S.r.l., Vimodrone Premessa. L’applicazione delle tecniche geofisiche all’ingegneria civile è in continuo aumento e riflette le potenzialità e la costante innovazione tecnico scientifica della moderna geofisica applicata. Nell’ultimo ventennio gran parte delle innovazioni che hanno riguardato i metodi geofisici sono attribuibili ai numerosi progressi introdotti dall’elettronica e dall’informatica i quali hanno rivoluzionato i sistemi di misura, di acquisizione ed elaborazione dei dati geofisici e, al tempo stesso, favorito lo sviluppo di nuove tecniche d’indagine. In questo processo di evoluzione dei metodi geofisici, un ruolo fondamentale è stato svolto dal progresso dei modelli fisico-matematici utilizzati per l’interpretazione dei risultati sperimentali nonché di quello degli algoritmi numerici che li hanno implementati. Le innovazioni introdotte nei sistemi di misura e di interpretazione dei dati in campo geofisico, quindi, hanno reso possibile lo sviluppo di sofisticate tecniche d’indagine. Per quanto concerne le applicazioni in campo ingegneristico-geotecnico, accanto alle tradizionali prove sismiche si sono affiancati, in tempi più recenti, metodi d’indagine più moderni ed innovativi come tomografia elettrica 3D. Le indagini geoelettriche 3D rappresentano un’evoluzione delle indagini geoelettriche multielettrodo tradizionali e prevedono l’utilizzo di un numero variabile di elettrodi variamente disposti nello spazio. Per “variamente disposti” si intende la possibilità di distribuire tali elettrodi anche in maniera non geometrica (ovvero anche non secondo maglie regolari), purché le coordinate di ciascun elettrodo possano essere riferite ad un punto zero comune. Accanto alle più consuete metodologie geoelettriche, che utilizzano profili 2D, sistemi di elettrodi in foro, le innovative geometrie 3D trovano oggi applicazione in diversi contesti, quali l’ingegneria civile e geotecnica, le indagini a scopo ambientale, l’archeologia. Le indagini geoelettriche 3D, richiedendo l’acquisizione di un gran numero di misure di resistività apparente (di norma alcune migliaia), sono state rese realizzabili dal progresso strumentale (i moderni georesistivimetri multicanale sono molto veloci) e dagli attuali software sempre più all’avanguardia (adesso, sul mercato, si trovano software molto potenti dedicati al trattamento dei dati 3D). Scopo del lavoro. È stata eseguita una campagna geofisicamediantemetodologia geoelettrica tomografica per resistività (ERT) 3D ad alta risoluzione finalizzata alla determinazione della lunghezza dei pali di una vecchia paratia ubicata lungo il tracciato stradale della Grosseto- Fano. Le acquisizioni sono state eseguite mediante la realizzazione di n° 3 stendimenti costituiti ciascuno da 48 elettrodi inseriti nel suolo o nell’asfalto (nelle zone in cui risultava ancora presente) per circa 40 cm. Lo studio ha seguito il seguente sviluppo riportato in Tab. 1: Tab. 1 - Riepilogo generale indagini geofisiche. Id. m quadrati passo elettrodico n° misure configurazione 3D Rami_1&2 1128 4.0 11608 Polo_Dipolo 3D Rami_2&3 1128 4.0 11608 Polo_Dipolo
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