GNGTS 2017 - 36° Convegno Nazionale

36 GNGTS 2017 S essione 1.1 2011) a cui è stata associata anche una lieve deformazione superficiale (Cheloni et al. , 2014). D’altra parte, il 18 gennaio 2017, durante la sequenza sismica del terremoto di Amatrice, la faglia di Campotosto si è riattivata generando quattro eventi di Mw sino a 5.7, con epicentri tra Montereale, Capitignano e Pizzoli (Chiaraluce et al. , 2017). Tutt’ora la struttura di Campotosto è interessata da una modesta attività �������� sismica. Breve descrizione preliminare delle trincee. Grazie ai risultati provenienti dal rilievo geologico-geomorfologico di terreno e alle indicazioni provenienti dalle ERT si è deciso di aprire le prime due trincee paleosismologiche in corrispondenza delle ERT denominate 3 (trincea 1) e 4 (trincea 2). Entrambi gli scavi sono lunghi circa 60 m, larghi 3 e profondi dai 2 ai 3 m. I risultati più significativi provengono dalla Trincea 2 (Fig. 2), della quale seguirà una breve descrizione, in attesa che le datazioni al radiocarbonio dei campioni prelevati diano indicazioni anche sul contesto cronologico dei depositi presenti. Fig. 2 - Tomografia elettrica di resistività (ERT 4) in configurazione dipolo-dipolo e fotomosaico della Trincea 2 aperta in corrispondenza dell’evidenza del contatto in profondità di corpi a diversa resistività. In questa trincea, al centro dello scavo, è stata osservata un’importante e complessa zona di faglia potente circa 7 m, ubicata 20 m a valle dell’inizio della trincea e circa 25 m a monte della fine. Il blocco di letto è costituito da alternanze di strati arenaceo-pelitici (Flysch della Laga, membro da definire) fortemente tettonizzati ed alterati, uncinati sino alla verticale in prossimità dei piani di taglio. La zona di faglia è costituita da un gauge caotico con blocchi anche decimetrici di arenarie litoidi in matrice sabbioso-limosa, con clasti allineati parallelamente ai piani di taglio. Essa può essere divisa in due aree: la prima potente circa 2 m e delimitata da tre splays sintetici, aventi orientazione circa NW-SE; una seconda potente circa 5 m, delimitata a monte da uno degli splays e da uno splay antitetico. Nella porzione terminale della trincea affiorano litologie caotiche, megablocchi di arenarie in parte stratificate, difficilmente interpretabile in maniera univoca ed ancora oggetto di analisi. Conclusioni. Lo studio preliminare condotto sui segmenti prospicienti il lago di Campotosto del sistema di faglie dei Monti della Laga hanno confermato da un lato la bontà dell’ubicazione cartografica degli stessi (p.e., in Galadini e Messina, 2001) e dall’altro hanno consentito di precisarne l’intersezione con il piano campagna con un maggior dettaglio. I risultati provenienti dall’analisi sommaria delle stratigrafie esposte sulle pareti delle trincee consente di affermare che la faglia che ribassa verso ovest il versante del Monte Gorzano disloca la superficie topografica,

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