GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
114 GNGTS 2018 S essione 1.1 ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO SISMICO, ACUSTICO E DELL’ACQUIFERO NELL’AREA DI CAIRA (CASSINO) A. Frepoli 1 , G. De Luca 1 , M. Saroli 1,3 , L. Pizzino 2 , M. Moro 1 , N.M. Pagliuca 2 , G. Di Carlo 4 , M. Tallini 5 , B. Trionfera 6 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Osservatorio Nazionale Terremoti, Italy 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - Roma1, Italy 3 DICeM-Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Italy 4 Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Italy 5 Università degli Studi dell’Aquila - Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile-Architettura e Ambiente, Italy 6 Università La Sapienza - Roma, Italy Introduzione. In questo lavoro descriviamo un esperimento di acquisizione di dati sismici, acustici e dell’acquifero idrostratigrafico ed idrostrutturale della piana di Cassino (Saroli et al ., 2014; Saroli et al ., 2016; Lancia et al ., 2018) realizzato con l’installazione di: i ) una rete di stazioni sismiche mobili ad alta dinamica tra i comuni di Cassino, Terelle, Piedimonte San Germano, Villa Santa Lucia e Sant’Ambrogio sul Garigliano (Frosinone), ii ) un sensore acustico nella località Le Vallette nei pressi dell’Abbazia di Montecassino, iii ) due sistemi per il monitoraggio in continuo (ad alto campionamento) di pressione, temperatura e conducibilità elettrica (De Luca et al., 2016) dell’acquifero locale. Il primo in un pozzo in disuso (località Sant’Angelo in Theodice) a circa 7 km a sud di Cassino nell’acquifero idrostratigrafico della piana di Cassino, in funzione da settembre 2018, ed il secondo di prossima installazione all’interno della galleria drenante San Bartolomeo dell’acquedotto della Campania Occidentale appartenente all’idrostruttura dei Monti di Venafro. L’area in studio si colloca nel settore sud-orientale della Valle Latina, in prossimità della zona in cui tale valle risulta aprirsi nell’ampia depressione tettonica nota come Piana di Cassino delimitata a NE dalla faglia attiva di San Pietro Infine (Saroli e Moro, 2012; Saroli et al ., 2014). I rilievi montuosi di questo settore sono inoltre caratterizzati da imponenti fenomeni carsici. L’area risente talvoltadi forti boati seguiti daun tremoredel terrenoavvertiti dallapopolazione. Questo fenomeno è già noto da alcuni secoli, come testimoniato dalla consultazione di alcuni documenti storici nel monastero di Montecassino. Gli eventi storici, le conoscenze geologiche, registrazioni della rete sismica nazionale dell’INGV e le crisi dei boati associati a tremori degli ultimi decenni evidenziano che il fenomeno dei boati è localizzato a ridosso dell’Abbazia ed in parte presso le località di Caira e di Cassino. Ci ha comportato la scelta di installare un microfono in acquisizione continua a circa 1 km a Nord-Ovest del monastero. Come obiettivo primario questo studio prevede la localizzazione di tutti gli eventi sismici rilevati dalla rete sismica temporanea integrandoli, soprattutto nel caso di magnitudo significative, con i dati della rete sismica nazionale dell’INGV. Lo scopo della sperimentazione prevede anche di calcolare un modello di velocità 1D valido per questo settore del Lazio meridionale, in modo particolare per rilocalizzare con precisione i numerosi eventi superficiali presenti in zona (1-4 km di profondità ipocentrale) utilizzando sia Hypoellipse (Lahr, 1989) che la tecnica di rilocalizzazione relativa di HypoDD (Waldhauser & Ellsworth, 2000). Nel corso dell’esperimento è previsto anche il calcolo della magnitudo locale (M L ) di tutti gli eventi sismici registrati ed, eventualmente per gli eventi più forti, il calcolo dei meccanismi focali per avere una informazione sull’orientazione del campo di stress. Come punto di partenza per le rilocalizzazioni degli eventi più profondi (ipocentri tra 4 e 20 km) abbiamo il modello di velocità 1D prodotto con un algoritmo genetico partendo da un grande database di eventi (progetto SLAM; Frepoli et al. , 2017) in cui sono stati rilocalizzati più di 6.000 terremoti del periodo 2009-2013 nel settore meridionale del Lazio e dell’Abruzzo e nel settore orientale del Molise. Acquisizione ed Analisi dei Dati. L’installazione delle stazioni mobili è avvenuta nel corso dei mesi di Febbraio-Marzo 2016 per un totale di 9 stazioni. Tre di queste stazioni registrano in continuo e sono costituite da digitalizzatori Reftek 130 e sensori Lennartz 5s. Le rimanenti 6
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