GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 1.1 119 causati dallo scorrimento dei clasti incassati nei depositi attuali del blocco di tetto lungo il piano di faglia in roccia del blocco di letto (Fig. 1). Essi hanno spesso natura effimera, tanto che i più sottili sono rimasti visibili dopo il 30 Ottobre 2016 solo per poche settimane o mesi, dilavati od obliterati dai fenomeni esogeni. Al fine di indagare la relazione tra strie e scratch , è stata svolto un rilievo strutturale atto a raccogliere una quantità di misure statisticamente significative. Avevamo infatti osservato che sui piani di faglia aventi una direzione non perpendicolare al campo di stress estensionale attuale, coesistevano due set di famiglie di scratch , indicanti due diverse direzioni di slip cosismico, a fronte di una sola famiglia di strie. Analisi dei dati. Nel corso del rilievo strutturale, si sono misurati la giacitura dei piani di faglia, il rake delle strie e degli scratch , oltre che altri indicatori cinematici, quali i gradini di calcite. In ogni stazione di misura sono stati verificati i rapporti di sovrapposizione tra i diversi sistemi di strie e scratch . I dati raccolti sono stati analizzati partendo da un protocollo già utilizzato in Galderisi et al. (2017 e bibliografia ivi riportata). Per ogni elemento strutturale sono stati determinati gli assi T e P, così da poter suddividere gli stessi in base alla direzione d’estensione che li ha generati. Strie. Il rilievo è stato condotto lungo i segmenti di faglia principali del Monte Vettore e del Monte Bove, il segmento antitetico del bacino di San Lorenzo (SLF) e quello sintetico di Colli Alti (CAF). La geometria delle strie, associata agli altri indicatori cinematici, mostra una cinematica principale obliqua sinistra e, secondariamente, dip-slip o obliqua destra. La pseudo fault-plane solution del MVFS, così come risultante da tutti i dati delle strie rilevate, è caratterizzata da una direzione N141°, dip 71°, striae trend 202° e striae plunge 71°, con un T-axis 223°/27°. Per le faglie secondarie, invece, la pseudo fault-plane solution risultante da tutti i dati strutturali mostra per la CAF direzione N152°, dip 67°, striae trend 215° e striae plunge 53°, con un T-axis 226°/20°, mentre per la SLF una direzione N337°, dip 70°, striae trend 17° e striae plunge 47°, con un T-axis 50°/29°. Scratch . Sul piano di faglia ringiovanito del Monte Redentore sono stati osservati episodicamente scratch di lunghezza superiore ad 1 m. Gli angoli di rake misurati sono di ~90°± 25° indicanti una cinematica dip-slip e/o obliqua. Anche sui piani di faglia esposti al Monte Bove sono stati riconosciuti alcuni scratch . In questo caso, la loro lunghezza è ~10 cm con un angolo di rake di ~60° indicante una cinematica obliqua sinistra. Lungo la SLF, invece, è stato possibile effettuare un’analisi statistica di queste strutture, stante il buono stato di conservazione e l’elevato numero di elementi rinvenuti. Come primo passo, i dati sono stati suddivisi in base alla direzione dei piani di faglia. Ne sono derivati due gruppi, uno avente la direzione media N325° e uno avente N345°. Il primo gruppo mostra angoli di rake compresi tra 82° e 110° indicanti una cinematica dip-slip . Il secondo gruppo invece ha un range di dispersione più ampio. Gli angoli di rake calcolati variano da 34° a 97° (Fig. 2). Dal momento che indicatori con angoli di rake differenti coesistono sugli stessi piani di faglia, si è deciso di suddividere i dati in base all’angolo di rake ricavando due set separati. Seguendo vari esempi da letteratura (e.g. Saintot and Angelier, 2002; Federico et al. , 2014; Galderisi et al. , 2017) nel primo set abbiamo inserito le misure con angoli che vanno da 34° a 70° e il secondo, da 71° a 97°. Dal rapporto di sovrapposizione dei due set appare evidente che il secondo si sovrappone al primo, suggerendo un’età recenziore. Discussione e conclusione. La raccolta dei dati strutturali lungo i piani di una faglia e la loro successiva analisi danno la possibilità di ottenere informazioni non solo sulla cinematica ma anche sul campo di stress agente (Angelier, 1990). Nel caso di studio, è stato possibile determinare la direzione d’estensione agente sulla master fault e sulle faglie secondarie del MVFS (Fig. 2). I dati strutturali raccolti sono confrontabile con quelli raccolti e pubblicati da altri gruppi di ricerca (e.g. Smeraglia et al. , 2017; Villani et al. , 2018). Il campo di stress derivante dall’analisi delle strie ha una direzione di estensione NE-SW, concordante con i risultati ottenuti con altri metodi indiretti in ambito appenninico (e.g. Pondrelli

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