GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 1.1 129 La rilocalizzazione della sismicità del Montefeltro è stata eseguita con il codice di calcolo Hypoellipse (Lahr, 1999). Il modello di velocità 1-D utilizzato nella presente ricerca si basa sullo studio di Santini et al. (2011) sui meccanismi focali delle Marche centro-settentrionali. I parametri che definiscono il profilo di velocità sono indicati nella Tab. 1a. Lo strato tra 35 e 100 km, inserito per la sismicità subcrostale della zona, raccorda la struttura di velocità crostale con quella della parte più superficiale del mantello superiore così come definita nei modelli sferici globali più comuni. Tra i vari modelli testati, il modello descritto è quello che ha prodotto i migliori risultati in termini di qualità delle soluzioni e di rms medio. La Tab. 1b fornisce una sintesi dell’applicazione di Hypoellipse al data set del Montefeltro. In essa, accanto alla qualità della soluzione, sono riportati il valore massimo dell’errore nella direzione meno vincolata (come definito nel programma) e il numero di eventi che nel nostro caso hanno soddisfatto tale condizione. SEH e SEZ danno una stima rispettivamente del maggiore dei semi-assi orizzontali e del semi-asse verticale dell’ellissoide dell’errore ipocentrale per un livello di confidenza del 68% (Lahr, 1999). Il rapporto Vp/Vs è calcolato su tutte le coppie di fasi P e S disponibili e con errori associati ad entrambi gli arrivi. Gli errori in oggetto sono determinati dai pesi assegnati alle singole letture secondo lo schema riportato. La Figura 1mostra lamappa dei nuovi epicentri. Con i cerchi gialli è rappresentata la sismicità di fondo mentre gli altri colori si evidenziano gli eventi associati alle fasi di maggiore attività. In particolare, con i cerchi celesti è raffigurata la sismicità rilevata nel periodo settembre–ottobre 2005 durante la sequenza di Macerata Feltria (PU), con i cerchi verdi quella del periodo agosto– settembre 2006 nel corso della sequenza di Casteldelci (RN), e con i cerchi magenta il piccolo burst di eventi del 26-27 gennaio 2011, sempre nei dintorni di Casteldelci. La sequenza di Macerata Feltria è marcata da tre scosse di magnitudo M L ≥ 3.0 (cerchi con il bordo in nero) ed appare più circoscritta nello spazio rispetto a quella di Casteldelci, contraddistinta invece da due scosse di rilievo (M L =2.8 e M L =3.7) registrate il 29 e il 30 agosto a poche ore l’una dall’altra. In entrambi i casi, comunque, gli eventi più forti (di magnitudo 3.2 e 3.7 rispettivamente) sono avvenuti nella fase intermedia degli episodi, come tipicamente accade negli sciami di terremoti (Fisher et al. , 2014). Nel caso poi di Macerata Feltria, il comportamento swarm-like del cluster è ulteriormente enfatizzato dalla sua evoluzione temporale che non presenta una scossa principale dominante ma piuttosto una serie di terremoti di magnitudo similari. Sciami sismici ricorrenti sono frequentemente osservati lungo gli Appennini (Frepoli et al. , 2017), spesso concentrati nella crosta superiore in intervalli di profondità di alcuni chilometri, e generalmente associati a processi che coinvolgono la migrazione dei fluidi ivi presenti (Hainzl et al. , 2012). Analisi delle sequenze. L’andamento del numero cumulativo degli eventi nell’area del Montefeltro in funzione del tempo mette in evidenza, oltre la presenza di due cospicui incrementi di sismicità alla fine sia del 2005 che del 2006 e di uno meno cospicuo all’inizio del 2011, Tab. 1 - a) Modello di velocità 1-D usato per la rilocalizzazione dei terremoti. b) Risultati della rilocalizzazione dei terremoti con Hypoellipse. Layer Depth (km) V p (km/s) V p /V s 1 0.0 5.7 1.78 2 12.0 6.0 1.78 3 18.0 6.2 1.78 4 26.0 6.7 1.78 5 35.0 7.5 1.78 6 100.0 8.0 1.78 a Qualità Errore massimo tra SEH e SEZ N A ≤ 1.34 167 B ≤ 2.67 126 C ≤ 5.35 84 D > 5.35 25 rms medio = 0.20s (402 eventi); V p /V s medio = 1.81 (363 eventi); St. dev. = 0.39 Picking Weight Code: 0 1 2 3 accuracy   Standard Error (s): 0.1 0.25 0.50 1.00 b

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