GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
144 GNGTS 2018 S essione 1.1 fino ad un massimo 30 m di profondità. Inoltre, la restituzione dei dati e la loro interpretazione avvengono in tempo reale, fornendo sezioni interpretative del tutto comparabili con quelle derivanti da altri metodi (come la sismica a riflessione), che però richiedono costi e tempi di acquisizione ed elaborazione di gran lunga maggiori. La campagna geofisica si è svolta in località “il Lago” a Pettoranello del Molise (IS). Sono stati effettuati lungo cinque profili (Fig. 2), di cui tre profili paralleli (CST 0L, CST 2, CST 4) con orientazione NO-SE e due trasversali a questi ultimi (CST 1, CST 3) con orientazione SO-NE. Risultati. Dopo l’elaborazione dei dati, è stata eseguita l’interpretazione delle sezioni ottenute, con lo scopo di individuare, lungo le linee registrate, la stratigrafia e la presenza di discontinuità orizzontali e verticali. L’interpretazione dei radargrammi si è basata sulla caratterizzazione della densità, ampiezza, continuità e geometria delle riflessioni/diffrazioni del segnale GPR, nonché delle conoscenze geologiche dell’area (Vezzani et al. , 2004; Amato et al. , 2014, 2016). Per ottenere un’immagine completa delle informazioni contenute nelle sezioni GPR, ai fini di un’interpretazione d’insieme dei dati, in Figura 3 è mostrata una rappresentazione 3D dei 5 radargrammi finali. Fig. 3 - Rappresentazione 3D dei 5 radargrammi ottenuti dai profili GPR ultradeep “Loza 2N” effettuati nella piana della località “Il Lago”(IS). Le frecce nere indicano il sistema di faglie sub-verticale citato nel testo. Questa immagine d’insieme ha consentito di individuare come un unico sistema di faglie, orientato circa NO-SE, le diverse discontinuità mostrate nei 5 radargrammi. L’apparente giacitura variabile (CST_0L) delle varie strutture attraversate è legata alla variazione della direzione del profilo lungo il percorso. Più precisamente, dall’interpretazione dei radargrammi CST_1 e CST_3, che attraversano la piana in direzione NE-SO, è evidente la presenza di un sistema di faglie sub-verticale che si approfondisce da 10 m fino a 300 m e disloca i detriti di falda, brecce e ghiaie del Pleistocene medio superiore-Olocene (Vezzani et al. , 2004). I risultati preliminari di questa indagine GPR profonda costituiscono un contributo alla conoscenza dell’assetto strutturale della piana “Il Lago”. Bibliografia Amato V., Aucelli P.P.C., Cesarano M., Jicha B., Lebreton V., Orain R., Pappone G., Petrosino P., Russo and Ermolli E.; 2014: Quaternary evolution of the largest intermontane basin of the Molise Apennine (central-southern Italy) . Rendiconti Lincei, 25 , 197-216.
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