GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
220 GNGTS 2018 S essione 1.2 Fig. 2 - In alto in figura sono mostrati i paleopoli dell’Africa del Tardo Triassico. Si vede che il gruppo di paleopoli è più compatto (con un piccolo cerchio della media di Fisher; in giallo) quando tracciato al raggio attuale, e meno compatto (raggio media di Fisher circa 20°) al raggio di 3200 Km. Si sconnette dal gruppo un paleopolo il cui sito di campionamento si trova nella parte meridionale dell’Africa nei pressi di un ramo del Rift Africano che corre localmente con azimut vicino a 45°. In basso in figura si vede che lo stesso allontanamento verso Sud avviene per due paleopoli della stessa epoca del Sud America, con sito di campionamento nella parte meridionale del continente, quando tracciati su un globo di raggio 3200 Km. Per un giudice superficiale questo costituirebbe una prova della insostenibilità della idea di espansione terrestre. Ma in alto in figura si vede che l’Africa è affiancata ad Est da terreni del Giurassico. Questa fascia di terreni è frammentata lungo i meridiani in due zone: la prima a Nord dalla espansione della dorsale del Mar Rosso, e più a Sud da fondali del Cretaceo. Le isocrone mostrate in basso a sinistra mostrano la progressiva apertura dei fondali perpendicolarmente alle coste del corno d’Africa durata dal Giurassico Inferiore a parte del Cretaceo. Stesso processo di rifting si deve ipotizzare essere avvenuto all’interno del continente africano con progressivo spostamento del sito del paleopolo verso Sud. Africa e Sud America sono state in contatto fino a fine Giurassico e il processo distensionale africano ha interessato anche il continente vicino. L’apertura ed allargamento della placca di Nazca ha ulteriormente contribuito a questo processo che ha allungato verso sud il Sud America. Vedi testo per ulteriori dettagli.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=