GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

242 GNGTS 2018 S essione 1.3 Le indicazioni fornite dalla geochimica dei fluidi sono di una sostanziale stabilità dei trend osservati, con variazioni di lieve entità ed ancora non chiaramente interpretabili, rientrando in un andamento pluriennale di diminuzione dell’attività idrotermale nell’area craterica del Vesuvio. L’analisi della serie temporale della telecamera termica evidenzia, nel lungo termine, un costante decremento del campo di temperatura superficiale dell’area target fino a dicembre 2017. Dopo tale data e per tutto il primo semestre 2018 l’andamento della temperatura massima mostra un aumento. Di seguito vengono esposte le principali osservazioni effettuate per Ischia. Nel corso del 2018 sono stati registrati 10 terremoti di bassa magnitudo (M dmax = 2.5, fino al 24 ottobre). L’analisi delle deformazioni del suolo mostra una generale subsidenza dell’isola con valori più elevati nel settore meridionale. Nel primo semestre 2018 l’analisi dei dati tiltmetrici mette in evidenza un pattern di inclinazione fortemente polarizzato in direzione N-NNE. Le attività di Monitoraggio Termico con Telecamera Mobile e Termocoppia, effettuate con continuità, restituiscono un quadro di sostanziale stabilità dei parametri misurati. Conclusioni. Le osservazioni effettuate su ciascun apparato del complesso vulcanico napoletano ne definiscono lo stato relativo alla dinamica vulcanica in essere per il più recente periodo di rilevamento (fine ottobre 2018), come di seguito descritto: - Campi Flegrei: parametri monitorati con anomalie. - Vesuvio: parametri monitorati nella norma, nessuna anomalia rilevata. - Ischia: parametri monitorati nella norma. Secondo la vigente classificazione dei livelli di allerta vulcanica, quanto su descritto si traduce nell’attribuzione dei seguenti livelli di allerta: Campi Flegrei: Livello di Attenzione (codice di colore: giallo). Vesuvio: Livello Base (codice di colore: verde). Ischia: Livello Base (codice di colore: verde). STRUTTURA DEI CAMPI FLEGREI M. Calò, A. Tramelli Istituto de Geofisica, Universidad Nacional Autonóma de Mexico, UNAM, Mexico Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Napoli, Osservatorio Vesuviano, Italy I Campi Flegrei sono un campo vulcanico e costituiscono uno dei pochi supervulcani noti al mondo. Le maggiori eruzioni hanno creato quello che oggi conosciamo come il golfo di Pozzuoli la cui porzione emersa è caratterizzata da diverse strutture crateriche (Rosi e Sbrana, 1987). I Campi flegrei sono stati caratterizzati sin dall’epoca romana da una continua deformazione verticale del suolo, il bradisismo. Le ultime crisi bradisismiche sono state registrate nel 1969- 72 e nel 1982-84 (Del Gaudio et al. , 2010); in particolare durante quest’ultima il suolo si è sollevato di 1.8 m e questo movimento è stato accompagnato da più di 16000 terremoti. Successivamente al 1984 il terreno è sceso di circa un metro fino al 2006 quando il trend si è nuovamente invertito. Da allora la stazione GPS localizzata vicino al porto di Pozzuoli, Rione Terra, ha registrato un lento sollevamento che ad oggi è arrivato a 48 cm. Il sollevamento del suolo, insieme alla variazione della composizione dei gas fumarolici, hanno indotto nel 2012 il Dipartimento di Protezione Civile a passare dallo stato verde a quello di allerta gialla.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=