GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.1 305 ANALISI PROBABILISTICA FAULT-BASED DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA VOLTA ALLA DEFINIZIONE DI INPUT SISMICI: OSSERVAZIONI DOPO LA SEQUENZA SISMICA DEL 2016 IN ITALIA CENTRALE A. Valentini 1 , B. Pace 1 , P. Boncio 1 , F. Visini 2 , A. Pagliaroli 3 , F. Pergalani 4 1 Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, CRUST-DiSPUTer Department, Italy 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Pisa,Italy 3 Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, InGeo Department, Italy 4 Politecnico di Milano, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Italy Introduzione. Le scosse principali di due importanti sequenze sismiche italiane, L’Aquila 2009 e Italia Centrale 2016, hanno distrutto diversi comuni del territorio, come L’Aquila, Amatrice, Poggio Picenze, Accumuli, Pescara del Tronto e Camerino. In aggiunta alle perdite economiche, questi eventi hanno causato anche centinaia di vittime (più di 600 negli ultimi 8 anni). Queste perdite potrebbero essere ridotte grazie all’utilizzo di strumenti che operino a diversa scala, da quella del singolo edificio (norme tecniche e programmi di riduzione della vulnerabilità sismica delle strutture) a quella urbana (Microzonazione Sismica). Questi strumenti hanno bisogno di una valutazione quantitativa degli effetti di sito, che può essere fatta grazie ad analisi numeriche che richiedono accelerogrammi reali come dato d’input. Le registrazioni reali devono essere selezionate in modo tale da essere coerenti con lo spettro di riferimento calcolato in condizioni di sito roccioso piano. In questo lavoro abbiamo condotto un’analisi probabilistica fault-based della pericolosità sismica per quattro comuni presenti in Italia centrale (Perugia, Norcia, L’Aquila e Sulmona), in modo tale da ottenere spettri a probabilità uniforme (UHS) da utilizzare come spettri di riferimento nella selezione di accelerogrammi reali spettro-compatibili. Analisi probabilistica della pericolosit à sismica. Quest’analisi è stata eseguita utilizzando due modelli di sismicità: il primo utilizza le faglie attive ( fault-based ), mentre il secondo utilizza il classico approccio smoothed (Frankel, 1995), con il catalogo storico (CPTI15; Rovida et al. , 2016) utilizzato per calcolare i tassi di sismicità (Fig. 1). Questi due modelli di sismicità sono alla fine combinati insieme in un singolo modello seguendo l’approccio proposto da Valentini et al. (2017). La geometria delle due sorgenti coinvolte durante la sequenza sismica del 2016 (Bove-Vettore e Gorzano) è stata rivista e modificata grazie ai dati geologici e sismologici collezionati dopo la sequenza (Chiaraluce et al. , 2017; Civico et al. , 2018). Utilizzando i dati geometrici e cinematici di ogni sorgente, abbiamo calcolato la massima magnitudo attesa e la distribuzione magnitudo-frequenza di ogni sorgente. Quest’ultima è stata valutata utilizzando un modello time-dependent che segue una distribuzione Brownian Passage Time (BPT; Matthews, et al., 2002). Una volta calcolati i tassi di sismicità attesi per tutta la regione oggetto di studio e definito il nostro modello finale di sismicità, abbiamo utilizzato il codice OpenQuake (Pagani et al. , 2014) per eseguire le stime probabilistiche di pericolosità, per il calcolo degli UHS, e per le analisi di disaggregazione. Le relazioni empiriche di attenuazione utilizzate per svolgere questi calcoli sono state: (i) Bindi et al. , 2011; (ii) Cauzzi et al. , 2015; e (iii) Bindi et al. , 2014, combinate in albero logico con i pesi rispettivamente pari a 0.39, 0.27 e 0.34. La scelta di queste relazioni è coerente con la selezione e il ranking delle relazioni empiriche per la nuova mappa di pericolosità italiana (Lanzano et al. , 2017). L’analisi di disaggregazione è stata eseguita per individuare le sorgenti che maggiormente contribuiscono alla pericolosità sismica per quattro comuni in Italia centrale, in modo tale da individuare le coppie magnitudo-distanza (M-R) utili per la scelta degli accelerogrammi reali spettro-compatibili (Tab. 1). Definizione degli input sismici sismo- e spettro- compatibili. L’UHS calcolato per il 10% di probabilità di eccedenza nei prossimi 50 anni è stato utilizzato come spettro obiettivo per la selezione di sette accelerogrammi reali per i quattro siti di indagine. La selezione degli accelerogrammi è stata effettuata su banche date mondiali ed europee (PEER, https://ngawest2. berkeley.edu/; ESM, http://esm.mi.ingv.it) utilizzando le coppie M-R ottenute dalle analisi di disaggregazione (Tab. 1). La scelta dei sette accelerogrammi spettro-compatibili è stata

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