GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

308 GNGTS 2018 S essione 2.1 di pericolosità. La Fig. 3b ci mostra le curve di pericolosità per il sito di Norcia, calcolate per tre diversi casi: 1) prima della sequenza sismica, 2) prima della sequenza sismica ma con le nuove conoscenze, e 3) dopo la sequenza sismica. Essendo questo un approccio time-dependent , un ruolo chiave è giocato anche dal tempo trascorso dall’ultimo evento. Nei primi due casi questo parametro è uguale a ~1700 anni, mentre nell’ultimo caso è uguale a 2 anni. Inoltre, nel secondo e terzo caso, abbiamo utilizzato i nuovi dati paleosismolgici raccolti dopo la sequenza sismica (Galli et al. , 2017). Questi sono stati utilizzati per ricalcolare il tempo medio di ricorrenza e il coefficiente di variazione (CoV) della sorgente sismogenica Bove-Vettore. Il CoV è uguale a: 1.24 (caso 1), 0.33 (caso 2), e 0.39 (caso 3). Il valore del CoV in un approccio time-dependent ha un impatto importante poiché questo valore guida le curve di distribuzione e di conseguenza si hanno diverse probabilità di occorrenza. La Figura 3b, dove sono riportate le curve di hazard calcolate nei tre casi, mostra chiaramente come una migliore conoscenza della sorgente, in special modo nei dati paleosismologici, possa avere un importante impatto nelle stime della pericolosità. Conclusioni. Un approccio fault-based e time-dependent può dare una visione migliore, in termini di risoluzione spaziale ed estensione della finestra temporale di osservazione utile per la ricorrenza degli eventi di magnitudo maggiore, rispetto a un approccio time-indipendent e basato sulla zonazione sismogenica. Sempre in questo tipo di approccio inoltre, le conoscenze delle sorgenti sismogeniche possono avere un impatto importante sui risultati finali e devono essere prese attentamente in considerazione in modo tale da evitare delle stime di pericolosità sbagliate. Si ritiene che l’approccio qui presentato, nonostante i limiti e le incertezze, sia da raccomandare per la selezione di accelerogrammi reali spettro-compatibili finalizzata a simulazioni numeriche, in regioni dove le conoscenze sulle faglie attive siano abbastanza estese. Bibliografia Acunzo, G.,A. Pagliaroli, &G. Scasserra. (2014). In-Spector: un software di supporto alla selezione di accelerogrammi naturali spettrocompatibili per analisi geotecniche e strutturali. GNGTS, volume 2, 107-114, ISBN: 978-88- 940442-2-5. Fig. 3 - a) UHS calcolati per i quattro siti seguendo l’approccio proposto in questo lavoro (linee intere) e gli UHS calcolati da MPS04 (linee tratteggiate). In ascissa i valori del periodo (T) in secondi e in ordinata i valori di accelerazione spettrale (Sa) in g. b) Curve di pericolosità calcolate a Norcia tenendo conto dei tre casi descritti nel testo. Le curve sono state calcolate tenendo conto solo delle sorgenti riattivate durante la sequenza sismica del 2016 (Bove-Vettore e Gorzano). Le linee orizzontali tratteggiate rappresentano il 10 e 2% di probabilità di eccedenza nei prossimi 50 anni. In ordinata sono riportati i valori di frequenza annuale di eccedenza (AFOE) e in ascissa i valori di accelerazione orizzontale di picco (GA) in g.

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