GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.1 313 • Analisi dei modelli esistenti • Analisi delle informazioni necessarie, indipendenti dai risultati del sub-task precedente • Definizione di un layout di modello di scenario probabilistico e deterministico 3. Caratterizzazione degli hazard per la riduzione della vulnerabilità dei beni culturali • Hazard da considerare per la riduzione della vulnerabilità • Livelli di accuratezza dell’informazione sulla riduzione della vulnerabilità 4. Concetti e tecniche per la preparazione di mappe multihazard • Legati al rischio sismico, al rischio vulcanico, ai rischi antropici Il sub-task 1 prevede le seguenti azioni: a) La definizione di un parametro di rischio ionosferico e l’adattamento degli attuali sistemi di gestione e trattamento del dato di riferimento per l’implementazione dell’algoritmo che definisce tale parametro. La sua definizione si baserà su analisi climatologiche e statistiche. L’aggiornamento nel tempo del parametro di rischio richiede l’implementazione dell’algoritmo che lo genera nei database di riferimento. b) Lo sviluppo di ricerche finalizzate all’armonizzazione e integrazione dei dati di base per la definizione del rischio potenziale relativo alla occorrenza dei fenomeni di subsidenza e da sinkhole c) L’applicazione di un metodo su base geomorfologica per la definizione di aree a diversa suscettibilità di liquefazione nel bacino di Sulmona; il metodo è potenzialmente esportabile in contesti geologici simili d) Realizzazione di array di stazioni a basso costo per il monitoraggio di fenomeni franosi attraverso tecniche basate sulla cross-correlazione del rumore sismico ambientale e) Miglioramento delle conoscenze circa il potenziale sismico della sorgente sismogenetica del Monte Morrone al fine di migliorare la definizione dei tassi di movimenti tardo- quaternari della struttura tettonica e le caratteristiche geometriche di questa, segnatamente la sua estensione, nonché la relazione strutturale fra questa faglia primaria e le altre faglie quaternarie presenti nelle zone circostanti il bacino di Sulmona. Il sub-task 2 prevede le seguenti azioni: a) Studi a partire dai modelli di pericolosità esistenti: 1) Pericolosità Sismica: Modello di Pericolosità Sismica Nazionale MPS04. Disponibili probabilità di eccedenza di diverse misure di scuotimento. Si possono ottenere le probabilità di occorrenza/tempi di ritorno di terremoti per una data magnitudo, nei dintorni di località selezionate. Si possono generare, inoltre, scenari di scuotimento sintetici considerando i terremoti più energetici a scala regionale, da confrontare con dati strumentali. L’approccio sintetico consente di andare oltre ai parametri classici di ground-motion che consentono una stima diretta dell’impatto di un sisma su un edificio. 2) Pericolosità Vulcanica: Modelli deterministici per la simulazione di scenari eruttivi esplosivi ASHEE. Si possono generare simulazioni numeriche della dinamica della cenere e dei lapilli a partire dai parametri eruttivi alla sorgente e dalle condizioni atmosferiche. Tra i dati prodotti attesi in ogni singolo scenario ci sono lo spessore e le proprietà del deposito in formazione oltre che la distribuzione della cenere che si espande in atmosfera. In termini probabilistici, mappe di pericolosità vulcanica possono essere prodotte combinando i dati ottenuti dalle simulazioni, tenendo conto della distribuzione probabilistica dei parametri che definiscono il singolo scenario. 3) Studi sulle occorrenze e sugli scenari di fenomeni idrogeologici (frane ed esondazioni), sismo-geologici (fagliazione superficiale e liquefazione), e altri fenomeni connessi a eventi antropici e naturali, così come derivanti dal sub-task 1, saranno opportunamente valutati. b) Acquisizione delle basi dati necessarie all’analisi multi-hazard: 1) Per lo studio delle occorrenze di fenomeni idrogeologici e sismo-geologici è

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