GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
322 GNGTS 2018 S essione 2.1 LO TSUNAMI DEL 28 SETTEMBRE 2018 IN SULAWESI (INDONESIA): NUOVE SFIDE PER I SISTEMI DI ALLERTA A. Amato, S. Lorito e il Team del CAT-INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma, Italy Il 28 settembre 2018, alle 10:02 UTC (le 18:02 ora locale), un terremoto di magnitudo 7.4 ha colpito l’isola di Sulawesi, in Indonesia, provocando numerosissimi crolli e vittime e alcuni fenomeni geologici importanti, come frane e liquefazione del terreno. La faglia sismogenica ha avuto un movimento trascorrente sinistro in direzione circa N-S, con uno spostamento orizzontale osservato sul terreno e dai satelliti fino a 8 m, rilevato anche all’interno della città di Palu. La caratteristica probabilmente supershear del processo di rottura (velocità del fronte di rottura sulla faglia maggiore della velocità delle onde S) potrebbe aver amplificato localmente il danno causato dallo scuotimento e reso più severi alcuni degli effetti secondari sopra citati. Il terremoto è stato seguito anche da uno tsunami distruttivo, che ha raggiunto le coste dopo pochissimi minuti con onde alte diversi metri e periodo di pochi minuti, che ha causato ulteriori danni e vittime sulla fascia costiera all’interno della baia, seppur con una distanza di inondazione abbastanza modesta. Le cause dello tsunami sono tuttora oggetto di analisi: una potrebbe essere lo spostamento co-sismico anche verticale con ampiezze localmente importanti, forse su uno step-over o bending della faglia all’interno della baia di Palu; un’altra potrebbe essere una o più frane sottomarine sismo-indotte; o ancora ci potremmo trovare di fronte a una combinazione di queste. Il mareografo di Pantoloan mostra una serie di onde, con un primo arrivo di ampiezza molto modesta se confrontato con gli arrivi successivi e più distruttivi (Fig. 1), come mostrato anche da alcuni video dello tsunami disponibili in rete. Fig. 1 - Livello del mare osservato a Pantoloan (courtesy of BIG, theAgency for Geo-spatial Information of Indonesia). Il bilancio delle vittime di terremoto e tsunami ha superato le duemila persone, ma ci sono ancora quasi settecento dispersi; i feriti sono stati oltre 4.400, il numero degli sfollati è superiore ai 200.000, gli edifici danneggiati quasi 70.000 (fonte: AHA Centre, Situation Report no. 14, Sulawesi earthquake, 22/10/2018). Questo evento ha evidenziato alcuni elementi di criticità che hanno sorpreso la comunità scientifica, i responsabili dei centri di monitoraggio e le autorità competenti per le misure di riduzione del rischio, e hanno forse messo in discussione l’efficacia in alcune situazioni e/o la maturità dei sistemi di allerta tsunami nel loro complesso (dalla detezione sismica alla
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