GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
GNGTS 2018 S essione 2.1 329 Decreto Ministeriale del 16/01/1996: Norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche . G.U. n. 29 del 05/02/1996 (in Italian) Decreto Ministeriale n. 40 del 3/3/1975. Approvazione delle norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche. G.U. n. 93 dell’8/4/1975. (in Italian) DGL 08/16 ; 2016: Tsunami Evacuation Zones, Director’s Guideline for Civil Defence Emergency Management Groups . Published by the Ministry of Civil Defence & Emergency Management Di Bucci D., Antoncecchi I., Ciccone F., Teofilo G., Terlizzese F., Argnani A., Ligi M., Rovere M., Basili R., Coltelli M., LoritoS., Borzi B., Germagnoli F., Di Ludovico M., Lignola G. P., Prota A.; 2017: Sismicità Potenzialmente innescabile Offshore e Tsunami (progetto SPOT): un primo approccio all’analisi del possibile impatto delle piattaforme a olio e gas sul rischio sismico e da tsunami lungo le coste italiane . proceedings GNGTS. 36° Convegno del Gruppo Nazionale di Geofisica della Terra Solida. Trieste, Italia 14-16 Novembre 2017, pp.461- 464. FEMA P-646 ; 2012: Guidelines for Design of Structures for Vertical Evacuation from Tsunamis. Federal Emergency Management Agency FEMA. Fukuyama H., Kato H., Ishihara T., Tajiri S., Tani M.,Okuda Y., Kabeyasawa T., Nakano Y.; 2011: Structural design requirement on the tsunami evacuation buildings . SDRTEB, Japanese Ministry of Land, Infrastructure, Transportation and Tourism MLIT. NTC ; 2008: Nuove norme tecniche per le costruzioni . Ministry of Infrastructure and Transport. (in Italian) Parisi F., Lignola G.P., Augenti N., Prota A. Manfredi G., 2013: “Rocking response assessment of in-plane laterally- loaded masonry walls with openings” . Engineering Structures. vol. 56, pp. 1234-1248. Regio Decreto Legge n. 2105 del 22/11/1937. Norme tecniche di edilizia con speciali prescrizioni per le località colpite dai terremoti. G.U. n. 298 del 27/12/1937. (in Italian) Regio Decreto Legge n. 2229 del 16/11/1939. Norme per la esecuzione delle opere in conglomerate cementizio semplice od armato. G.U. n. 92 del 18/04/1940. (in Italian) Suppasri A., Mas E., Charvet I., Gunasekera R., Imai K., Fukutani Y., Abe Y., Imamura F.; 2013: Building damage characteristics based on surveyed data and fragility curves of the 2011 Great East Japan tsunami . Nat. Hazards, vol. 66, no. 2, pp. 319–341, 2013 PREVISIONI DELLE FORTI REPLICHE NEL TERREMOTODI NIKOL’SKOYE (RUSSIA), 17 LUGLIO 2017, CON IL METODO “DELTA/SIGMA” D. Caccamo 1 , A. Calderone 3 , R. Lotronto 3 , V. Pirrone 3 , L. Puccio 1 , A. Peresan 2 , L. Restuccia 1 1 Dipartimento di Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e Scienze della Terra, Università di Messina (MIFT), Italy 2 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, Trieste, Italy 3 Collaboratore esterno, Messina, Italy Introduzione. “Delta/Sigma” è un metodo statistico multi-parametrico, sviluppato da Caccamo et al. , (2005), che permette di quantificare e studiare le anomalie di natura fisica al fine della previsione di forti repliche per terremoti crostali, con profondità non superiore a 70 km, che presentano una scossa principale ( mainshock ) di magnitudo M ≥ 7 e una sequenza di terremoti ( aftershocks ) decrescente nel tempo. Questo metodo è stato sperimentato su diverse sequenze, avvenute in diverse regioni del mondo (Caccamo et al. , 2006a, 2006b, 2007a, 2007b, 2007c, 2013, 2017, 2018). Partendo dal tempo origine del mainshock e considerando una discretizzazione dell’intervallo temporale della durata della sequenza sismica, il metodo si basa sul modello matematico: n(t) = K t -p +K 1 , ove n(t) è il numero di eventi sismici in ciascun sotto-intervallo temporale, detto unità temporale (UT); K è una costante, che dipende dal numero totale degli aftershocks della sequenza osservati fino all’istante di tempo t , mentre p è la velocità di decadimento della sequenza sismica; K 1 è definita come una costante che tiene conto della sismicità di fondo dipendente dalle caratteristiche dell’area e dalle faglie in gioco, K 1 è funzione del mainshock, varia da zona a zona e viene stimata a partire dal quinto giorno dopo la scossa principale. Per ulteriori dettagli relativi al metodo si veda Caccamo et al. (2005).
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