GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.1 331 Per effettuare questa analisi si utilizzano i dati forniti dal catalogo globale ANSS (Advanced National Seismic System) compilato dall’USGS (United States Geological Survey), disponibili on-line https://earthquake.usgs.gov/earthquakes/search. In tale banca dati l’epicentro della scossa principale è riportato con le seguenti coordinate: Lat = 55.44°N, Lon = 168.85°E, Profondità = 10 Km e tempo origine: 17/07/2017 alle ore 23:34:13. Per tale banca dati è possibile considerare una magnitudo di completezza M c =3.5 . Per effettuare una sperimentazione rigorosa, i dati utilizzati devono essere tempestivamente aggiornati (possibilmente entro qualche ora, e comunque con un ritardo non superiore a 1-2 giorni) in modo da consentire di effettuare previsioni in tempo reale. Individuazione della sequenza nello spazio e nel tempo. Per caratterizzare l’evoluzione della sequenza, sia nello spazio che nel tempo, utilizziamo la seguente procedura: i) calcoliamo la dimensione L della faglia mediante la relazione di Utsu (1969) log ( L) = 0.5· M – 1.8; ii) acquisiamo i dati della sequenza di terremoti avvenuti nelle prime 5 UT con magnitudo M ≥ M c ; iii) calcoliamo il baricentro di tale sequenza, cioè il punto geometrico dato dalla media aritmetica delle latitudini e longitudini di tali terremoti (Caccamo et al. , 2017); iv) consideriamo l’area quadrata, di lato 3 L, centrata nel baricentro, in modo tale da poter tenere conto di una possibile migrazione degli aftershocks, poiché, dagli studi effettuati, non sempre tali eventi sono localizzati in prossimità dell’epicentro della scossa principale. Questo passo, qui implementato, permette di individuare meglio l’area a rischio di forti repliche (ossia l’area allertata). L’output dell’intera procedura fornisce: la lunghezza della faglia, le coordinate del baricentro, le coordinate del quadrato centrato nel baricentro, il numero di eventi che avvengono dentro il quadrato e le loro caratteristiche. Analisi della sequenza del terremoto di Nikol ’ skoye (Russia) del 17/07/2017. In questa sezione illustriamo la procedura generale utilizzata per analizzare la generica sequenza, che viene sempre suddivisa in due fasi: i) elaborazione preliminare per la scelta dei valori da attribuire al parametro delta/sigma, della magnitudo minima degli eventi target e di K1; ii) analisi previsionale in tempo reale della sequenza. Applicheremo tale procedura al terremoto preso in considerazione in questa nota. Elaborazione preliminare per la scelta dei valori da attribuire al parametro delta/sigma e della magnitudo minima degli eventi target. La procedura descritta nella sezione 1 fornisce gli elementi necessari per la definizione dei parametri delta/sigma ( d/s ). L’elaborazione preliminare per la scelta dei parametri e della magnitudo minima degli aftershock oggetto della previsione viene effettuata considerando i dati relativi alla prima parte della sequenza sismica, compresa tra la 6° UT (poiché le prime 5° UT non forniscono valori stabili di d/s) e la 10° UT a partire dal mainshock. Questi dati permettono di valutare la scelta del valore da attribuire a d/s (Tab. 1), rapportandolo al valore della magnitudo minima a partire dalla quale si faranno le previsioni (Tab. 2) L’analisi effettuata evidenzia che la soglia significativa, che permette di identificare valori molto elevati di d/s, è pari a 4.0. Le anomalie così identificate per le UT 8° e 9° possono essere associate agli eventi target, definiti come i terremoti con magnitudo superiore alla soglia M = 4,3 considerata per fare le previsioni. UT Data d/s 6° giorno 23/07/2017 1,2 7° giorno 24/07/2017 1,8 8° giorno 25/07/2017 4,0 9° giorno 26/07/2017 8,4 10° giorno 27/07/2017 n.c. Tab. 1 - Valori di Delta/Sigma calcolati sulla base delle prime 10 unità temporali.

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