GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
GNGTS 2018 S essione 2.1 361 ANALISI DI PERICOLOSITÀ SISMICA OTTENUTA UTILIZZANDO MODELLI DI ATTENUAZIONE IBRIDI SVILUPPATI NELL’AMBITO DEL PROGETTO HYPSTHER M. Santulin 1,2 , M. D’Amico 1 , G. Lanzano 1 , R. Puglia 1 , C. Felicetta 1 , M.M. Tiberti 3 , A.A. Gomez-Capera 1 , E. Russo 4 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Milano, Italy 2 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - OGS, Trieste, Italy 3 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma 1, Italy 4 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, CNT, Italy L’obiettivo del progetto HYPSTHER (HYbrid ground motion prediction equations for PSha purposes: the study case of souTHERn Italy) è stato quello di sviluppare un approccio metodologico per la calibrazione di Ground Motion Prediction Equations (GMPEs) per siti di riferimento (Steidl et al., 1996; Felicetta et al., 2018), basato sull’integrazione tra dati registrati e sintetici. Come aree di studio sono state scelte due regioni dell’Italia meridionale (Calabria e Sicilia) per le seguenti motivazioni: i) alti livelli di pericolosità sismica secondo la mappa ufficiale italiana MPS04 (Stucchi et al., 2011; zoneismiche.mi.ingv.it ); ii) storia sismica caratterizzata da terremoti distruttivi (CPTI15 e DBMI15; emidius.mi.ingv.it / CPTI15- DBMI15 / Rovida et al. , 2016; Locati et al. , 2016); iii) bassi livelli di sismicità registrata negli ultimi decenni (ITACA2.3; itaca.mi.ingv.it , Luzi et al. , 2017). Fig. 1 - area studio caratterizzata da a) una lunga storia di terremoti distruttivi, b) bassa sismicità registrata negli ultimi decenni e c) alti livelli di pericolosità sismica (mappa ufficiale pericolosità sismica italiana MPS04; zoneismiche. mi.ingv.it ). Il progetto si è sviluppato attraverso quattro fasi: 1) Generazione di un flatfile empirico (HYPST_emp_db) estratto dall’ Engineering Strong Motion (ESM) flatfile (http://esm.mi.ingv.it/flatfile-2018/index.php; Lanzano et al. 2018); HYPST_emp_db contiene metadati e misure di intensità del movimento al suolo di circa 3200 forme d’onda tri-componenti, generate da 174 terremoti (magnitudo superiore a 3.5 e distanza epicentrale inferiore a 200 km) e acquisite da circa 230 stazioni. 2) Generazione di un flatfile sintetico (HPST_syn_db) basato su simulazioni numeriche dello scuotimento rappresentative di diversi meccanismi di faglia, dimensioni e geometrie della rottura, valide per siti rigidi. 3) Calibrazione di GMPEs per PGA e SA (0.3, 1 e 3 s) per siti di riferimento: • Modello empirico (SI17emp): intervallo di applicabilità caratterizzato da magnitudo momento tra 3.5 e 6.0 e distanze sorgente-sito fino a 200 km; • Modello ibrido (SI17hyb): intervallo di applicabilità caratterizzato da magnitudo momento tra 4.0 e 7.5 e distanze sorgente-sito fino a 100 km 4) Analisi di sensitività per valutare l’impatto dell’utilizzo di GMPEs alternative in un calcolo di pericolosità sismica (Fig. 2): la relazione di attenuazione di riferimento per l’Italia (ITA10, Bindi et al. , 2011) e quelle calibrate durante il presente progetto.
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