GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale
362 GNGTS 2018 S essione 2.1 I risultati più significativi del progetto di ricerca sono contenuti in D’Amico et al. (2018) e nei deliverable disponibili sul sito http://hypsther.mi.ingv.it , in cui vengono resi disponibili anche appendici elettroniche con i dataset di lavoro (HYPST_emp_db e HPST_syn_db). Testando le prestazioni delle GMPE regionali per coppie di magnitudo-distanza scarsamente campionate dai dati registrati, è stata evidenziata la variabilità della pericolosità sismica in termini di probabilità di superamento dei parametri di scuotimento del terreno in risposta all’uso di diversi modelli di attenuazione. È stato valutato l’impatto sulla progettazione sismica di alcune infrastrutture critiche (porti, raffinerie, stabilimenti chimici) presenti lungo il litorale dell’area investigata, per specifici periodi di ritorno che corrispondono allo stato limite di servizio per il controllo del danno (SLD) e allo stato limite ultimo per la prevenzione del collasso (SLC). In particolare, utilizzando il modello ibrido specifico per la regione, si osserva una riduzione dei livelli di pericolosità fino al 50% rispetto alle GMPE empiriche. Fig. 2 - a) albero logico utilizzato per il calcolo probabilistico di pericolosità sismica, nel quale son state utilizzate b) due zonazioni diverse (SHARE, Woessner et al. , 2013; A1MPS16, Santulin et al. , 2017) e c) tre GMPEs diverse (ITA10, Bindi et al. , 2011; SI17emp, ottenuta nella Fase 2 del presente progetto; SI17hyb ottenuta alla fine della Fase Fig. 3 - Curve di pericolosità per i tre siti in esame, calcolate per la PGA, considerando i tre rami dell’albero logico relativi alla zonazione A1MPS16 e alle tre GMPEs utilizzate (ITA10=BRANCH#4, SI17ref=BRANCH#5, SI17hyb=BRANCH#6). I risultati raggiunti alla fine del progetto HYPSTHER (hypsther.mi.ingv.it) mostrano che l’inclusione di GMPE ibride regionali in un’analisi di pericolosità sismica probabilistica potrebbe essere una strategia valida. Questo vale soprattutto per le regioni vicine alla sorgente (near-field), dove la carenza di dati empirici rende difficile catturare pienamente le peculiarità dello scuotimento del suolo.
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