GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

GNGTS 2018 S essione 2.2 381 elaborate da INGV, ove disponibili, oppure da USGS. Anche in questo caso l’utente sceglie il database di esposizione/vulnerabilità, il set di curve di fragilità, i coefficienti di rischio e lancia l’analisi. I risultati per l’intera area interessata sono visualizzabili sulla mappa che è tematizzabile nel WebGIS e scaricabile sotto forma di shapefile. L’ultimo tab della sezione di sinistra della piattaforma è “Aggregazione” che consente di aggregare tra loro diverse mappe di danno oppure diverse mappe di rischio oppure diverse mappe di scenario. L’aggregazione può essere fatta per materiale, per regione o per demografia. Ad esempio si possono elaborare separatamente mappe di danno per diverse regioni d’Italia e poi decidere di aggregarle per ottenere un’unica mappa. Si possono fare mappe solo per edifici in muratura, mappe solo per edifici in cemento armato e in seguito decidere di aggregarle. Infine si possono fare mappe per comuni “piccoli”, per comuni “medi” e per comuni “grandi” e poi aggregarle. Così facendo viene creato un nuovo layer, tematizzabile e scaricabile come shapefile, dato dalla combinazione dei layer originali senza cancellare le mappe di partenza. I tab presenti nella parte centrale della piattaforma, accanto a “Mappa”, consentono di visualizzare numerose informazioni per uno specifico comune. Per selezionare il comune si può utilizzare il tool di “Ricerca” oppure cliccare direttamente sulla mappa. Una volta selezionato il comune, tutti i tab si popolano fornendo le informazioni relative a: • Input sismico: pericolosità riportata nelle NTC08 (D.M. 14.01.2008); • Esposizione/vulnerabilità: composizione del patrimonio abitativo secondo il database selezionato; • Curve di fragilità: parametri e grafico delle curve di fragilità selezionate; Fig. 3 - Coefficienti di rischio di default forniti dalla piattaforma.

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