GNGTS 2018 - 37° Convegno Nazionale

404 GNGTS 2018 S essione 2.2 località più colpite, all’occorrenza o meno di scosse “premonitrici” che possono avere allarmato le popolazioni facendole abbandonare edifici pubblici e privati ecc. Del resto i terremoti che hanno causato oltre 10.000 morti sono avvenuti per la maggior parte in ore notturne o a tarda sera in periodo invernale. Pur nei limiti sopra descritti, la stima del numero di vittime, integra utilmente lo scenario degli effetti macrosismici dei forti terremoti della storia sismica italiana. Riconoscimenti. Lo studio presentato ha beneficiato del contributo finanziario della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile; rimane degli autori la responsabilita dei contenuti, che pertanto non riflettono necessariamente la posizione e le politiche ufficiali del Dipartimento. Bibliografia Guidoboni E., Ferrari G., Mariotti D., Comastri A., Tarabusi G., Sgattoni G., Valensise G.;2018: CFTI5Med, Catalogo dei Forti Terremoti in Italia (461 a.C.-1997) e nell’area Mediterranea (760 a.C.-1500). Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/ Sgattoni G., Tarabusi G., Ferrari G., Guidoboni E., Mariotti D., Comastri A., Ciuccarelli C., Bianchi M. G., Valensise G., 2018: Il futuro del Catalogo dei Forti Terremoti in Italia: dal nuovo portale CFTILab verso il CFTI6Med , in questo volume. Fig. 3 - Numero morti, classificati secondo le 5 macro-categorie, rispetto alla scansione temporale delle diverse sequenze sismiche più forti del catalogo. STUDIO DI SUSCETTIBILITÀ A LIQUEFAZIONE DI SEDIMENTI FINI NEL BACINO DEL FUCINO (AVEZZANO, AQ): ANALISI XRD IN SUPPORTO ALLE PROVE GEOTECNICHE A. Galderisi 1,2 , P. Boncio 1 , S. Amoroso 3 , G. Iezzi 1 , F. Liberi 1 , V. Parisse 1 , F. Galadini 4 1 Università degli studi Chieti-Pescara “G. d’Annunzio”, Italy 2 CNR-IGAG, Roma, Italy 3 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, L’Aquila, Italy 4 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma, Italy Introduzione . Questo studio analizza la suscettibilità a liquefazione di terreni a grana fina prodotta da fenomeni sismoindotti, nel bacino del Fucino. Esso era il terzo lago d’Italia per estensione fino alla seconda metà del XIX secolo, prima del suo prosciugamento per scopi agricoli. Il Fucino è anche l’area epicentrale del grande terremoto del 13 gennaio 1915 Mw 7.1 (Rovida et al. , 2015). La stratigrafia dei primi metri dal piano campagna è caratterizzata quindi da depositi lacustri limoso-argillosi e limoso-sabbiosi con presenza più o meno concentrata di materiale organico (Zarlenga, 1987; Giraudi, 1988; Galadini et al. , 1997). La pulizia di un canale di scolo durante opere di riqualificazione del sistema stradale nei pressi della frazione

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